ROMA (MF-DJ)--Il primo incontro con il nuovo amministratore delegato di Tim, Pietro Labriola, non ha sciolto alcuno dei forti dubbi che i sindacati delle Tlc nutrono sulle prospettive del gruppo.

Fino al 2 marzo, data di presentazione del nuovo piano di impresa, si lavora su diversi contesti. Ad oggi, non è stata decisa alcuna strada precisa, a partire da quella dello scorporo. Ipotesi oggetto naturalmente di studi approfonditi nei termini di analisi dei pro e dei contro ma non ancora stabiliti. La posizione di slc cgil, fistel cisl e uilcom uil non è contraria a logiche di mercato che favoriscano una concorrenza leale sulla qualità dei servizi erogati alla cittadinanza, ma qualunque scelta va fatta scongiurando drammi occupazionali, e la definitiva uscita dello Stato da un settore strategico sia sul piano nazionale che su quello continentale.

"Siamo ancora in tempo per evitare decisioni sbagliate. Ma questo presuppone un forte coinvolgimento e la massima chiarezza di tutti nella convinzione che la partita legata al futuro di Tim e del settore delle Tlc, non possa essere la sommatoria di mere e molteplici operazioni finanziarie. Nel tempo che ci separa dalla presentazione del piano industriale occorrerà lavorare incessantemente, in azienda come nel settore e nei confronti della politica, per creare una consapevolezza sulla giustezza delle nostre argomentazioni", aggiungono i sindacati che invitano il Governo ad uscire definitivamente da quel cono d'ombra nel quale si è nascosto sul tema della rete di nuova generazione.

Tim sta preparando un piano industriale fondamentale, che può avere un esito a nostro avviso disastroso. Il confronto sulla costruzione di questo Piano, che giudicheremo con grandissima attenzione, dovrà avere ritmi serrati ed è opportuno che si sappia che per parte nostra lavoreremo, anche con il coinvolgimento dei lavoratori, a difesa della unicità dell'azienda, dei livelli occupazionali e del futuro industriale per la risoluzione della debolezza della governance attraverso un ruolo attivo delle istituzioni e contro ogni ipotesi che preveda "Good" e "Bad" company.

Il prossimo 3 febbraio si svolgerà l'attivo unitario di tutte le "RSU confederali" di Tim per rafforzare in azienda la nostra posizione, analizzare la situazione e valutare le nostre azioni future. La sfida tecnologica fra Stati Uniti e Cina vede come unica speranza di resistenza per l'Europa una stagione di aggregazioni continentali a partire dai vari "campioni nazionali". Se l'Italia vuole giocare un ruolo in questa partita importantissima deve avere un proprio "campione", una "azienda Paese" a controllo pubblico che possa giocare la propria partita. Altrimenti questo Governo condannerà il Paese ad un ruolo di mero mercato sullo scacchiere europeo ed internazionale, aperto a qualsiasi acquisizione e senza alcuna prospettiva industriale.

pev


(END) Dow Jones Newswires

January 25, 2022 11:21 ET (16:21 GMT)