MILANO (Reuters) - Seduta di realizzi a Piazza Affari e più in generale sui mercati azionari europei. A pesare il ribasso delle borse asiatiche stamani, mentre gli investitori si posizionano in vista del dato chiave sull'inflazione Usa atteso nel pomeriggio.

A rendere lo scenario più incerto il nuovo balzo del prezzo del petrolio che aumenta la tensione legata alla pressione sui prezzi, complicando le prospettive sui tassi.

A seguire domani toccherà alla Bce, con i mercati pronti a un possibile rialzo dopo le recenti dichiarazioni dei 'falchi'.

Intorno alle 11,55 l'indice Ftse Mib è in calo dello 0,70%. Volumi di poco sopra quota 640 milioni di euro.

Non c'è molto da segnalare quest'oggi con i mercati che sono di fatto ingessati.

In calo le banche con l'indice settoriale in discesa dello 0,3%. Fra le big, Intesa Sp cala dello 0,3% e UniCredit dello 0,6%. In rialzo, invece, Mps che balza dell'1,6% sempre in balia delle indiscrezioni e attese di privatizzazione dell'istituto.

Resta debole Campari (-0,85%) dopo il -4,2% registrato ieri a causa del classico effetto "sell on news" dovuto all'annuncio a sorpresa delle dimissioni dell'attuale Ceo Bob Kunze-Concewitz che ha deciso di ritirarsi dalla carica da aprile 2024. Secondo Equita, "la notizia è leggermente negativa, visto il successo della leadership di Kunze-Concewitz nei suoi 16 anni di mandato come Ceo del gruppo. Tuttavia, la reazione di ieri ci sembra eccessiva".

Cambiano rotta i petroliferi con Saipem in discesa dell'1,3% su realizzi dopo la recente corsa, mentre Eni resta positivo e sale dello 0,35%. Il prezzo del Brent sopra i 92 dollari al barile sostiene i corsi di questi titoli.

Vendute in generale le utility. In particolare Terna e Snam perdono oltre l'1,5% penalizzate dal nuovo rialzo dei rendimenti del Btp decennale in diretta competizione con il rendimento del comparto energy.

In netto calo Cnh a -2,8%, Stellantis a -0,65%.

Fuori dal paniere principale, svetta Saea Getters in crescita del 12,2% dopo che ieri ha ricevuto il parere favorevole della Federal Trade Commission in merito alla cessione del business del Nitinol per applicazioni medicali alla società statunitense Resonetics. Equita ha aggiornato "il target a 38 euro per azione da 32 euro, lasciando inalterato il Nav lordo".

Crolla Unieuro, penalizzata dal downgrade di Banca Akros legato alla debolezza del mercato dell'elettronica dopo i deboli risultati semestrali di Esprinet.

(Giancarlo Navach, editing Andrea Mandalà, Francesca Piscioneri)