In questo contesto, Wise rappresenta un'eccezione. La sua soluzione per il trasferimento di denaro e il cambio valuta, intuitiva, molto conveniente, multivaluta e ben progettata, riscuote un grande successo tra i suoi utenti. Per gli addetti ai lavori, la qualità del servizio è paragonabile a quella di Interactive Brokers, con il vantaggio di essere accessibile al grande pubblico.

La società quotata a Londra ha pubblicato martedì dei risultati sostenuti dal rialzo dei tassi di interesse, da cui beneficia direttamente incassando sui depositi dei suoi clienti. Questa manna dal cielo - destinata a durare, se non addirittura ad aumentare - ha permesso di compensare i volumi di transazioni che raggiungono un plateau dopo un decennio di crescita esponenziale.

In realtà, la traiettoria è rallentata dal trimestre precedente, che oggi ci rendiamo conto segnava l'inizio di un vero rallentamento economico. Nell'anno fiscale appena trascorso, il fatturato è cresciuto comunque del 51%, raggiungendo gli 846 milioni di sterline, mentre l'utile netto è più che triplicato, passando da 33 a 114 milioni di sterline.

Partita da zero - e dall'Estonia - dieci anni fa, profittevole da cinque anni, il track record di Wise rimane notevole. Su base prospettica, la fintech è attualmente valutata a x43 del suo utile e a x20 del suo utile operativo pre-ammortamento, o EBITDA. Il prezzo delle azioni, invece, è inferiore al livello a cui è stata quotata esattamente due anni fa.

Ciò è dovuto a legittime preoccupazioni riguardo al team dirigenziale. Il co-fondatore e CEO Kristo Käärmann è oggetto di un'indagine per frode fiscale nel Regno Unito. Nei prossimi giorni si prenderà un "periodo sabbatico" di tre mesi per "stare più vicino alla sua famiglia".

Anche la partenza del direttore finanziario l'anno prossimo, ufficialmente per "riprendersi da un incidente", sorprende un po', soprattutto considerando la leggerezza con cui Wise avrebbe gestito alcuni imperativi di compliance e regolamentazione bancaria.

Il servizio della fintech è eccellente, ma ha davvero giocato secondo le regole? Su questo punto, permane l'incertezza.