In precedenza la Bce remunerava le riserve minime degli istituti di credito allo stesso livello del tasso sui depositi, che ha aumentato oggi al 3,75% in una decisione ampiamente attesa.

I titoli delle banche europee hanno ridotto i guadagni dopo la mossa, e intorno alle 15,40 salgono di circa lo 0,2%

"Questa decisione preserverà l'efficacia della politica monetaria mantenendone l'attuale grado di controllo", ha affermato la Bce. 

"Migliorerà l'efficienza della politica monetaria riducendo l'importo complessivo degli interessi da pagare sulle riserve per attuare un orientamento appropriato", ha aggiunto.

Arne Petimezas, analista senior di Afs Group di Amsterdam, ha calcolato che la decisione farà risparmiare alla Bce circa 6 miliardi di euro all'anno.

"La Bce sta perdendo molto denaro dal portafoglio di obbligazioni (spesso acquistate a rendimenti negativi), mentre paga un tasso nominale relativamente alto sulle riserve obbligatorie e in eccesso delle banche", ha spiegato Petimezas. 

La Bce richiede alle banche soggette a vigilanza di detenere depositi su conti presso le rispettive banche centrali nazionali. Conosciuti come riserve "minime" o "obbligatorie", questi fondi sono stati finora remunerati positivamente.

Secondo l'analisi della liquidità della Bce, la media delle riserve obbligatorie nel periodo attuale ammonta a 165 miliardi di euro, mentre la liquidità in eccesso ammonta a 3600 miliardi di euro.

(Tradotto da Chiara Bontacchio, editing Andrea Mandalà)