BERNA/ZURIGO (awp/ats) - La Banca nazionale svizzera (BNS) osserva con preoccupazione il sempre minore utilizzo del contante come mezzo di pagamento: per evitare che monete e banconote diventino definitivamente obsolete l'istituto ha deciso di creare un gruppo di esperti che esamineranno la questione.

"L'obiettivo è quello di individuare le sfide legate all'offerta di contante e di sviluppare soluzioni", ha spiegato il vicepresidente della direzione generale della BNS Martin Schlegel nel corso della conferenza stampa odierna dell'istituto, indetta dopo il tradizionale esame trimestrale della situazione economica e monetaria, nell'ambito della quale il tasso guida è stata mantenuto fermo all'1,75%.

Un recente sondaggio condotto dalla BNS ha mostrato che oltre il 95% degli interpellati rimane affezionato al contante come mezzo di pagamento, pur in un contesto di crescente utilizzo dei canali digitali. Se gli svizzeri vogliono continuare a pagare in contanti è però necessario che questi siano prontamente disponibili - attraverso i bancomat - e ampiamente accettati nei punti vendita, ha sottolineato Schlegel.

Uso, disponibilità e accettazione sono fattori che si influenzano a vicenda, ha proseguito il 47enne. Un declino in una di queste tre aree potrebbe innescare una spirale negativa che renderebbe il contante ancora più scarso e quindi più obsoleto, ha messo in guardia l'economista con laurea a Zurigo e dottorato a Basilea.

Alla fine di ottobre, la BNS e l'Amministrazione federale delle finanze (AFF) hanno organizzato una prima tavola rotonda sul contante, alla quale hanno partecipato banche, dettaglianti, società di trasferimento di denaro, aziende di trasporto pubblico, associazioni economiche e organizzazioni di consumatori. I partecipanti hanno concluso che è necessario contrastare il rischio del circolo vizioso citato in precedenza.

A questo proposito la Banca nazionale è pronta a fare la sua parte: "Garantire l'approvvigionamento di contante è uno dei compiti principali della BNS", ha ricordato Schlegel.