ZURIGO (awp/ats/awp) - La Banca dei regolamenti internazionali (BRI) e sette banche centrali - tra cui la Banca nazionale svizzera (BNS) - intendono collaborare con un ampio gruppo di società finanziarie private per studiare come la tokenizzazione possa migliorare il funzionamento del sistema monetario.

A questo scopo lanciano il progetto Agorá, coordinato dall'Istituto di finanza internazionale (IIF), indica la BNS in un comunicato diramato oggi. Esso sonderà in che modo la moneta di banca commerciale e la moneta di banca centrale all'ingrosso, entrambe in forma tokenizzata, possano essere integrate senza soluzione di continuità in una piattaforma finanziaria centrale programmabile di tipo pubblico privato.

Ciò potrebbe migliorare il funzionamento del sistema monetario e fornire nuove soluzioni attraverso gli "smart contract" e la programmabilità, mantenendo al contempo la struttura a due livelli, spiega la BNS. Gli "smart contract" possono abilitare nuove modalità di regolamento e aprire la strada a tipologie di operazioni oggi non ancora possibili o poco pratiche, offrendo quindi nuove opportunità a imprese e privati.

Questo importante partenariato pubblico privato mira a ovviare a numerose inefficienze strutturali nel modo in cui oggi avvengono i pagamenti, soprattutto quelli transfrontalieri. Questi comportano ulteriori sfide legate alle differenze nei requisiti legali, normativi e tecnici, negli orari di operatività e nel fuso orario, ricorda la BNS.

Ad esse si aggiunge la crescente complessità nell'esecuzione dei controlli di integrità finanziaria (per esempio verifiche antiriciclaggio e accertamento dell'identità della clientela), oggi spesso ripetuti varie volte per la stessa operazione, a seconda del numero di intermediari coinvolti.

Oltre alla BNS partecipano al progetto Agorá il Banco de México, la Bank of England, la Bank of Japan, la Bank of Korea, la Banque de France (in rappresentanza dell'Eurosistema) e la Federal Reserve Bank of New York. La BRI rivolgerà alle istituzioni finanziarie private un invito a manifestare interesse per l'adesione al progetto. L'IIF fungerà da intermediario e coordinatore per il settore privato. Si prevede che prendano parte diverse istituzioni finanziarie regolamentate in rappresentanza di ciascuna delle sette monete.