ZURIGO (awp/ats) - Il primo ribasso dei tassi d'interesse da parte della Banca nazionale svizzera (BNS) arriverà più tardi di quanto previsto da molti, al più presto nel 2025: lo sostiene Thomas Stucki, responsabile degli investimenti (CIO) della banca cantonale di San Gallo (St. Galler Kantonalbank, SGKB).

"Le aspettative del mercato riguardo a possibili tagli nel prossimo anno sono esagerate", ha affermato l'esperto durante una conferenza stampa odierna. Attualmente gli operatori pensano che la Banca centrale europea (Bce) diminuirà il costo del denaro prima della Federal Reserve e si prevede addirittura che la BNS interverrà due volte abbassando il tasso guida: Stucki ritiene che ciò non sia realistico.

La Banca nazionale ha ottenuto risultati relativamente buoni nella lotta contro l'inflazione: l'anno scorso ha sorpreso molti specialisti con la sua prima, decisa mossa e secondo il CIO di SGKB l'istituto guidato Thomas Jordan assume un ruolo particolare anche adesso, quando tutti si concentrano sui previsti futuri tagli dei tassi. A differenza della Bce e della Federal Reserve per Stucki è improbabile che i tagli dei tassi di interesse della BNS avvengano prima del 2025.

L'esperto ipotizza che la prima sforbiciata da parte della Fed si verificherà in estate. "I tassi di interesse sono semplicemente molto più alti negli Stati Uniti che in Svizzera o in Europa". E gli Usa non scivoleranno in una recessione.

La situazione è diversa nell'Ue, dove in particolare la Germania, locomotiva del continente, è in crisi. Tra le banche centrali più importanti, la Bce ha reagito per ultima, poi ha proceduto in modo molto coerente. Il problema è che l'andamento dell'inflazione è stato corretto, ma in compenso l'economia ha subito un notevole rallentamento. "La Bce dovrà quindi abbassare lentamente i tassi di interesse a partire dall'estate", conclude Stucki.