PECHINO (awp/ats/ans) - La Banca centrale cinese (Pboc) ha lasciato invariato al 2,50% il tasso dei prestiti a medio termine (Mlf), tra le incertezze sui tempi di allentamento della Federal Reserve che limitano i margini di manovra di politica monetaria.

Pechino è infatti alle prese con gli sforzi a sostegno dell'economia in un momento in cui i segnali di persistenti pressioni deflazionistiche richiedono ulteriori misure di stimolo.

Tuttavia, qualsiasi movimento monetario aggressivo rischierebbe di rilanciare la pressione al ribasso dello yuan e i deflussi di capitali in scia ai differenziali di tasso negativi con il dollaro Usa.

L'istituto centrale ha riferito domenica che terrà invariato il tasso su 500 miliardi di yuan (circa 69,51 miliardi di dollari) di linee di prestito a medio termine a un anno (Mlf) allo scopo di "mantenere la liquidità del sistema bancario ragionevolmente ampia", in base ad una nota online della Pboc.

Il Financial News, testata sostenuta dalla Banca centrale, ha riferito domenica, citando gli osservatori del mercato, che il Loan prime rate (Lpr), tra i tassi preferenziali offerti dalle banche commerciali alla clientela migliore e un riferimento per quelli applicati agli altri prestiti, potrebbe scendere nei prossimi giorni, con maggiore probabilità di riduzione per quelli di durata di 5 anni.

"L'abbassamento dell'Lpr quinquennale aiuterà a stabilizzare la fiducia, a promuovere gli investimenti e i consumi, e aiuterà anche a sostenere gli sviluppi stabili e sani del mercato immobiliare", ha osservato la testata sul suo account ufficiale WeChat subito dopo la comunicazione sul tasso Mlf.

La maggior parte dei prestiti nuovi e in essere in Cina si basa sul tasso Lpr a un anno (ora al 3,45%), mentre quello a 5 anni (attualmente al 4,20%) influenza il prezzo dei mutui. La Pboc comunicherà domani 20 febbraio la fissazione mensile dei tassi Lpr.