WASHINGTON/NEW YORK (awp/ats/ans) - Nel Regno Unito e nel resto dell'Europa ci sono meno rischi di inflazione rispetto agli Usa. È il parere del governatore della Banca d'Inghilterra (BoE) Andrew Bailey che apre la possibilità di un taglio dei tassi in Gran Bretagna prima che negli Stati Uniti.

"Mi aspetto che il prossimo mese i numeri mostreranno un calo piuttosto forte" dell'inflazione, ha detto a Washington alla riunione del Fondo monetario internazionale, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa economico finanziaria statunitense Bloomberg.

Stando a quanto ha detto il governatore della banca centrale inglese, il carovita nel Regno Unito scenderà vicino all'obiettivo del 2% il prossimo mese. Riportando quanto affermato recentemente dalla presidente della Banca centrale europea (Bce) Christine Lagarde, Bailey ha osservato che "le dinamiche inflazionistiche in Europa sono abbastanza differenti da quelle americane. Negli Usa c'è più inflazione guidata dalla domanda, mentre si continua a vedere il venir meno degli shock dal lato dell'offerta. Penso che in Europa le dinamiche dell'inflazione siano differenti".

Oggi, sempre al meeting del Fmi, Lagarde ha ribadito il concetto: l'inflazione nell'area euro è un "animale diverso" da quello negli Stati Uniti. L'Europa ha scontato maggiormente la crisi energetica dovuta alla guerra della Russia in Ucraina.