Johnson, in un intervento per un documentario Bbc, ha detto che il leader russo aveva fatto domande in merito alle prospettive di adesione dell'Ucraina alla Nato, a cui aveva risposto che non sarebbe stato "nel prossimo futuro".

"A un certo punto mi ha minacciato, e ha detto: 'Boris, non voglio farti del male ma, con un missile, ci vorrebbe solo un minuto' o qualcosa del genere. Simpatico", ha detto Johnson, ricordando la "lunghissima" e "straordinaria" telefonata del febbraio 2022, avvenuta dopo una visita a Kiev da parte dell'allora primo ministro.

"Ma credo che dal tono molto rilassato che aveva, dall'aria di distacco che sembrava avere, stesse solo giocando con i miei tentativi di convincerlo a negoziare", ha aggiunto Boris Johnson.

Le relazioni tra Mosca e Londra erano scese ai minimi degli ultimi decenni già prima dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, dopo l'avvelenamento dell'ex spia russa Sergei Skripal nella città britannica di Salisbury nel 2018.

Johnson, che si è dimesso a settembre sulla scia di una serie di scandali, ha cercato di posizionare Londra come il principale alleato occidentale di Kiev. Durante il suo mandato ha visitato più volte Kiev e ha avuto frequenti telefonate con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Claudia Cristoferi)