(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 15 dic - Borse europee toniche a metà giornata, con gli investitori che sembrano avere superato la delusione per le scelte della Bce che, a differenza della Fed, ha per ora rimandato a data da destinarsi un abbassamento del costo del denaro. A fare da traino agli indici (Milano +0,4%, Parigi +0,57%, Francoforte +0,34%, Amsterdam +0,55%) sono in particolare i tecnologici (+1% l'Euro Stoxx 600), le materie prime (+2,4%) e l'automotive (+1,6%), con Stellantis (+2,6%) tra le migliori a Piazza Affari. Resta più indietro Londra (-0,5%). Questo mentre i dati sul manifatturiero europeo hanno evidenziato una certa stabilità (in calo i servizi). In Italia l'inflazione ha rallentato la corsa, segnando un aumento dello 0,7% a novembre, contro il +1,7% del mese precedente. Per quanto riguarda i titoli, dopo una mattinata fiacca, è scattata Tim (+4,4%), dopo il ricorso presentato da Vivendi contro la vendita della rete del gruppo italiano, ricorso che non ha i profili dell'urgenza e quindi non blocca, almeno per ora, l'operazione. Accelera anche St (+3%), promossa dagli analisti di Ubs e Citigroup, in un contesto comunque positivo per il settore europeo dei chip. In coda al listino Diasorin (-4,3%, dopo il +10% della vigilia) in attesa del piano strategico 2024-2027 in arrivo a mercati chiusi, e Campari (-2,8%), colpita dai realizzi dopo l'avvio di trattative in esclusiva per rilevare il cognac Courvoisier, un'operazione su cui gli analisti hanno pareri positivi. In aumento Cnh Industrial (+1%), che lunedì lascerà il Ftse Mib e sarà sostituita da Brunello Cucinelli (-2,33%). Il petrolio è in rialzo: i contratti del Wti gennaio salgono dello 0,54% a 71,97 dollari al barile, quelli del Brent febbraio dello 0,46% a 76,96 dollari. I contratti gennaio del gas scambiati ad Amsterdam calano dell'1,8% a 34,22 euro. Sul valutario il biglietto verde resta debole, con la moneta unica che sfiora la soglia di 1,1 dollari, mentre gli investitori continuano a valutare le mosse della Fed: l'euro vale 1,095 dollari (1,098 in avvio, 1,09 ieri in chiusura), mentre il cambio con lo yen è a 155,169 (156,043 in apertura, da 154,8). Il cross dollaro/yen è a 141,906 (da 142,012). Infine lo spread è in leggero calo a 167 punti, dai 168 della vigilia, con il rendimento decennale benchmark che scende leggermente al 3,79%.

Ars

(RADIOCOR) 15-12-23 13:33:54 (0386)ENE 3 NNNN


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December 15, 2023 07:34 ET (12:34 GMT)