WASHINGTON (Reuters) - La crescita economica degli Stati Uniti del secondo trimestre è stata rivista al ribasso, pur rimanendo a un ritmo ancora solido, ma lo slancio sembra essere aumentato all'inizio del terzo trimestre grazie a un mercato del lavoro solido che sostiene la spesa dei consumatori.

Il prodotto interno lordo è cresciuto a un tasso destagionalizzato del 2,1% lo scorso trimestre, ha detto il governo Usa nella seconda stima del Pil del periodo aprile-giugno. Il dato è stato rivisto al ribasso rispetto al 2,4% pubblicato il mese scorso.

Gli economisti intervistati da Reuters si attendevano una conferma del dato. La revisione ha rispecchiato la riduzione degli investimenti nelle scorte e della spesa delle imprese in attrezzature e prodotti di proprietà intellettuale.

L'economia si espande a un ritmo ben superiore a quello che la Fed considera il tasso di crescita non inflazionistico di circa l'1,8%.

La tenuta dell'economia aumenta il rischio che il costo del denaro resti alto per un po', ma il rallentamento dell'inflazione sta alimentando l'ottimismo sul fatto che la banca centrale statunitense abbia probabilmente finito di aumentare i tassi e possa progettare un "atterraggio morbido". La maggior parte degli economisti ha ridimensionato le previsioni di recessione per quest'anno.

Sebbene il mercato del lavoro stia rallentando, con le offerte di posti di lavoro scese a luglio al livello più basso degli ultimi due anni e mezzo, i datori di lavoro stanno in gran parte mantenendo i loro lavoratori dopo le difficoltà di assunzione durante la pandemia.

Ciò mantiene alta la crescita dei salari, contribuendo a spingere la spesa dei consumatori. Le vendite al dettaglio sono aumentate fortemente a luglio, mentre la costruzione di case unifamiliari è stata robusta.

Gli economisti hanno aumentato le stime di crescita per il terzo trimestre fino a un tasso del 5,9%, anche se probabilmente questo dato sovrastima lo stato di salute dell'economia.

(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Sabina Suzzi)