La quantità di gas naturale che affluisce ai sette impianti di esportazione di gas naturale liquefatto (LNG) degli Stati Uniti, tra cui Freeport LNG, era in procinto di aumentare di circa il 17% giovedì, rispetto al minimo di 15 mesi di martedì, secondo i dati della società finanziaria LSEG.

Il gas di alimentazione del GNL è salito a 10,8 miliardi di piedi cubi al giorno (bcfd) giovedì, rispetto ai 10,1 bcfd di mercoledì e al minimo di 15 mesi di 9,2 bcfd di martedì, quando è calato il gas di alimentazione di diverse strutture, tra cui Freeport in Texas, Cameron LNG in Louisiana e Sabine Pass di Cheniere Energy in Louisiana e Corpus Christi in Texas.

Da martedì, i flussi di gas sono aumentati in tutti questi impianti. I commercianti di energia hanno detto che l'aumento dei flussi a Freeport era un segno che almeno uno dei tre treni di liquefazione dell'impianto stava iniziando a uscire da un'interruzione.

Il gas di alimentazione a Freeport era sulla buona strada per raggiungere 0,3 bcfd giovedì, secondo i dati di LSEG, in aumento rispetto ai valori quasi nulli registrati nell'ultima settimana circa, da quando il treno 3 di Freeport si è fermato il 9 aprile, secondo un rapporto sulle emissioni che l'azienda ha presentato alle autorità ambientali del Texas il 10 aprile.

I funzionari di Freeport non hanno commentato l'ultimo aumento del gas di alimentazione.

A fine marzo, Freeport ha dichiarato che prevedeva che due dei tre treni di liquefazione dell'impianto, i treni 1 e 2, sarebbero rimasti fermi fino a maggio per ispezioni e riparazioni, mentre il treno 3 era in funzione.

Ogni treno di Freeport può trasformare circa 0,7 bcfd di gas in LNG.

Un miliardo di piedi cubi è una quantità di gas sufficiente a rifornire circa cinque milioni di case statunitensi per un giorno.

L'avvio e la chiusura di Freeport e di altri impianti di esportazione di LNG statunitensi hanno spesso avuto un impatto importante sui prezzi globali del gas.

Le preoccupazioni per un possibile calo delle forniture di gas, in seguito alla diminuzione del gas di alimentazione per gli impianti di esportazione di GNL statunitensi, martedì scorso, hanno contribuito a far salire i futures sul gas in Europa di circa il 6% presso la Title Transfer Facility (TTF) olandese.

I flussi complessivi di gas verso i sette grandi impianti di esportazione di LNG degli Stati Uniti sono scesi ad una media di 11,9 bcfd finora in aprile, in calo rispetto ai 13,1 bcfd di marzo. Questo dato si confronta con un record mensile di 14,7 bcfd a dicembre. (Servizio di Scott DiSavino, a cura di Chris Reese)