Secondo i dati pubblicati oggi da Istat, le esportazioni sono aumentate dell'1,7% su base annua mentre le importazioni sono calate del 6,1%, da -0,2% e -13,1% rispettivamente a gennaio.

Nei primi due mesi del 2024, sottolinea l'istituto, il saldo commerciale è positivo per 8,5 miliardi mentre nello stesso periodo del 2023 risultava negativo per 2,1 miliardi.

Verso i Paesi dell'Unione Europea, a febbraio si evidenzia un disavanzo commerciale di 851 milioni, contro un deficit di 1,902 miliardi l'anno prima.

L'export verso i soli Paesi Ue cresce dello 0,6% su base annua e l'import flette del 3,0%, da +0,1% e -8,1% rispettivamente a gennaio.

Nella consueta nota, Istat spiega che "si amplia la flessione tendenziale delle esportazioni verso la Cina - effetto base derivante dal confronto con febbraio 2023 - e si confermano in calo le vendite verso la Germania".

Guardando alla dinamica congiunturale, la performance positiva dell'export riguarda soprattutto l'area extra-Ue, e in particolare le esportazioni di beni strumentali cui contribuiscono vendite a elevato impatto di mezzi di navigazione marittima verso gli Stati Uniti.

Nel trimestre dicembre-febbraio, rispetto al precedente, l'export è stazionario e l'import si riduce del 4,8%.

Per quanto riguarda i prezzi all'import, a febbraio diminuiscono dello 0,2% su base mensile e del 5,5% su base annua (era -7,0% a gennaio).

L'ulteriore attenuazione della flessione tendenziale "è principalmente un effetto base che deriva dal confronto con febbraio 2023, quando i ribassi dei prezzi del gas naturale furono molto più marcati di quelli rilevati a febbraio di quest'anno".

(Antonella Cinelli, editing Stefano Bernabei)