ZURIGO (awp/ats) - Apertura in ribasso per la borsa svizzera nella seduta di metà settimana: alle 09.05 l'indice dei valori guida SMI segnava 11'077,61 punti, in flessione dello 0,53% rispetto a ieri.

Il mercato prende atto delle chiusure negative di Wall Street (Dow Jones -0,42% a 33'966,35 punti, Nasdaq -0,76% a 11,170,89 punti) e delle piazze asiatiche, Tokyo in primis (Nikkei -0,37% a 28'051,70 punti).

Gli investitori hanno accolto con una certa costernazione le ultime novità arrivate dalla Federal Reserve. Come previsto l'istituto ha aumentato ieri di 50 punti base il suo tasso di riferimento, ma nel contempo ha chiarito che seguiranno ulteriori ritocchi verso l'alto: non ci si può quindi ancora attendere una fine della stretta monetaria, come taluni speravano. Il messaggio è chiaramente da "falco", hanno commentato gli analisti.

La giornata si annuncia peraltro carica di altre novità sul fronte della politica monetaria. A breve (alle 09.30) toccherà alla Banca nazionale svizzera (BNS) informare sul suo tasso guida: le attese sono di un aumento compreso fra 25 e 75 punti base. Alle 13.00 svelerà poi le sue carte la Banca d'Inghilterra e alle 14.15 sarà il turno della Banca centrale europea (Bce).

Sul fronte interno scarseggiano le notizie relative ai titoli principali. Su Lonza (-2,82%) pesa un articolo di Tages-Anzeiger e altre testate associate, che vede costi molto superiori a quanto previsto per la bonifica di una discarica di rifiuti tossici in Vallese. Fra gli altri valori SMI il più ispirato è Swisscom (+0,27%), mentre il meno convincente appare Partners Group (-1,69%). Nel mercato allargato mancano novità di rilievo.