ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera chiude anche la seconda seduta della settimana in ribasso, seppur contenuto: l'indice dei titoli guida SMI ha terminato a 12'260,93 punti, in flessione dello 0,15% rispetto a ieri.

Dopo la forte progressione della settimana scorsa e il massimo pluriennale raggiunto ieri in mattinata il mercato elvetico è apparso influenzato dai realizzi di guadagno. In generale però l'atmosfera viene descritta come tendenzialmente favorevole, in particolare negli Usa, dove la prospettiva di una vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali induce taluni a ritenere probabili tagli delle imposte e politiche di stimolo della crescita.

Le ultime indicazioni macroeconomiche americane hanno invece inviato segnali contrastanti. Mentre i tanto attesi dati sulle vendite al dettaglio sono stati leggermente superiori alle aspettative, i prezzi delle importazioni e delle esportazioni sono aumentati più nettamente del previsto. Di che far discutere, quindi, riguardo alle prossime mosse della Federal Reserve.

Non ha per contro rappresentato un argomento di rilievo la prossima riunione di politica monetaria della Banca centrale europea, in programma giovedì: secondo gli esperti è infatti probabile che l'istituto si prenda una pausa, dopo aver tagliato i tassi di interesse in giugno per la prima volta in cinque anni.

Sul fronte interno i riflettori erano oggi puntati su Richemont (+0,95% a 138,35 franchi), che ha presentato il fatturato del primo trimestre dell'esercizio 2024/2025, con una crescita organica risultata migliore del previsto.

In modo non perfettamente unitario hanno terminato i valori particolarmente sensibili alla congiuntura quali ABB (invariata a 51,70 franchi), Geberit (+1,45% a 558,80 franchi), Holcim (+0,26% a 84,04 franchi), Kühne+Nagel (+1,17% a 259,70 franchi) e Sika (+0,65% a 262,80 franchi).

Nel comparto finanziario UBS (invariata a 27,91 franchi) e Partners Group (-1,13% a 1229,50 franchi) sono apparse poco influenzate dai risultati delle grandi banche americane. Nel segmento assicurativo Swiss Re (-1,35% a 109,40 franchi) ha pubblicato uno studio sulle prospettive mondiali del settore. Fra i pesi massimi difensivi Roche (+0,08% a 258,90 franchi) si è difesa meglio di Novartis (-0,20% a 98,90 franchi) e di Nestlé (-0,56% a 92,62 franchi).

Nel mercato allargato Swatch (-0,18% a 170,40 franchi) si è stabilizzata, dopo aver perso ieri il 10% sulla scia di semestrali che hanno deluso gli analisti. DKSH (+7,98% a 66,30 franchi) ha da parte sua diffuso dati relativi ai primi sei mesi che hanno convinto, in particolare in relazione alla redditività.