ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera prosegue sulla strada del recupero, in linea con le altre piazze finanziarie: l'indice dei valori guida SMI ha chiuso a 11'120,49 punti, in aumento dell'1,98% rispetto a ieri, segnando il terzo rialzo consecutivo e salendo ai massimi da settembre.

Il listino allargato SPI ha guadagnato il 2,13% a 14'244,23 punti.

Davanti agli osservatori del mercato è andato in scena un copione ultimamente visto più volte, con un'apertura caratterizzata dalla cautela a cui ha fatto seguito una lenta crescita, culminata oggi - ecco la novità - in un grande balzo in avanti, sulla scia dei dati sull'inflazione pubblicati negli Stati Uniti.

I prezzi al consumo americani in ottobre sono saliti del 7,7%, meno di quanto atteso e in rallentamento rispetto a settembre. Anche l'indice core - quello monitorato dalla Federal Reserve - si è rivelato meno elevato di quanto ci si aspettasse, attestandosi al 6,3%. Questo ha subito dato nuova linfa alle speranze di future strette monetarie meno radicali da parte della banca centrale statunitense.

La sorpresa positiva sul fronte dell'inflazione ha fatto passare in secondo piano gli altri temi, primo fra tutti quello delle elezioni di metà mandato negli Usa. Anche i nuovi sviluppi relativi al Covid in Cina non hanno avuto alcun impatto negativo. L'SMI è così tornato a respirare l'aria degli 11'000 punti: non accadeva da settembre. La performance annuale rimane peraltro sempre negativa, pari a circa -14%.

L'euforia ha fatto scattare gli ordini di acquisto e praticamente tutti i titoli ne hanno approfittato, a partire da quelli che negli ultimi mesi avevano particolarmente sofferto a causa della sfiducia degli investitori, quali Partners Group (+7,84% a 979,60 franchi), Geberit (+8,15% a 477,50 franchi), Sika (+7,85% a 254,30 franchi) o Logitech (+5,37% a 56,52 franchi),

C'è stata gloria anche per UBS (+3,30% a 16,89 franchi) e - in misura minore - per Credit Suisse (+2,07% a 4,09 franchi). In una giornata da capitani coraggiosi si sono rivelati giocoforza meno ricercati i valori spiccatamente difensivi quali Nestlé (+0,88% a 110,08 franchi), Roche (+0,82% a 330,50 franchi) e Novartis (+0,60% a 82,30 franchi). Alla fine l'unico titolo SMI in rosso si è rivelato Zurich (-1,01% a 431,80 franchi), che oggi ha informato sull'andamento degli affari nei primi nove mesi.

Nel mercato allargato l'attenzione è rimasta concentrata su Vontobel (+1,87% a 59,80 franchi), che ha tenuto la giornata degli investitori. Sotto pressione si è ritrovata Zur Rose (-0,40% a 29,60 franchi), sulla scia del giudizio di alcuni analisti. Le vicissitudini che stanno interessando le criptovalute hanno in un primo tempo messo in difficoltà Swissquote (+2,35% a 126,10 franchi), che ha però saputo reagire bene nel finale.