ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera chiude in ribasso una seduta partita bene, ma diventata sempre più negativa con il trascorrere delle ore: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'854,50 punti, in flessione dello 0,89%.

La giornata si è presentata sin da subito povera di spunti. Qualche impulso è arrivato nel pomeriggio, con la pubblicazione negli Stati Uniti di dati sul mercato immobiliare e sulla fiducia dei consumatori, ma nulla che potesse smuovere eccessivamente i corsi, come testimoniato anche dai bassi volumi di contrattazione.

Nei prossimi giorni l'attenzione sarà concentrata sulla diffusione dei dati relativi all'inflazione in diversi paesi, a partire da Germania, Spagna e Franca. Ma l'impatto principale sarà probabilmente determinato dall'indice americano dei prezzi PCE, quello preferito dalla Federal Reserve: sarà reso noto venerdì.

Quasi tutti con il segno meno hanno chiuso i valori particolarmente sensibili alla congiuntura quali ABB (-0,44% a 49,60 franchi), Geberit (-1,41% a 560,60 franchi), Holcim (-0,97% a 79,78 franchi), Kühne+Nagel (+0,12% a 251,20 franchi) e Sika (-3,05% a 276,10 franchi).

In ambito finanziario UBS (-0,42% a 28,31 franchi) ha arretrato meno fortemente degli assicurativi di Swiss Life (-0,60% a 631,00 franchi), Zurich (-0,78% e 468,70 franchi) e Swiss Re (-0,62% a 111,80 franchi). Hanno avuto un sensibile impatto negativo sul listino Nestlé (-0,78% a 91,64 franchi) e Novartis (-1,00% a 91,11 franchi), mentre si è difeso un po' meglio il terzo peso massimo difensivo, Roche (-0,48% a 228,80 franchi).

Nel mercato allargato hanno informato sull'andamento degli affari Dottikon (-4,12% a 256,00 franchi), EFG (-2,91% a 12,00 franchi) - che non ha preso posizione sulle voci di una possibile fusione con Julius Bär (-1,75% a 54,04 franchi) - e Lem (-7,29% a 1576,00 franchi). Feintool (+4,35% a 18,00 franchi) ha annunciato la delocalizzazione nella repubblica ceca di parte della produzione del suo stabilimento di Lyss (BE).