ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera chiude in ribasso anche la seconda seduta della settimana: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 10'763,37 punti, in flessione dello 0,92% rispetto a ieri.

Ricalcando un movimento già visto ieri il mercato è partito intorno alla parità, per poi perdere costantemente terreno. In primo piano è rimasta la politica monetaria, dopo che diversi esponenti della Federal Reserve hanno ribadito che i tassi potrebbero rimanere alti a lungo e magari essere ulteriormente aumentati, se ciò dovesse essere necessario per lottare contra la persistente inflazione.

L'incremento dei rendimenti obbligazionari potrebbe mettere in difficoltà le aziende. Anche per questa ragione gli operatori attendono ora l'inizio della stagione dei risultati trimestrali, di modo da poter tastare il polso alla salute delle imprese.

A questo proposito i riflettori erano puntati oggi su Sika (-0,52% a 228,80 franchi), che nell'ambito della giornata degli investitori si è data obiettivi più ambiziosi a medio termine. Male orientati si sono rivelati anche altri valori particolarmente dipendenti dalla congiuntura quali ABB (-0,91% a 32,65 franchi), Holcim (-2,57% a 56,84 franchi) e Kühne+Nagel (-0,15% a 260,40 franchi).

Vendite sono state segnalate su Partners Group (-3,30% a 991,20 franchi), che secondo notizie di stampa starebbe cancellando oltre 100 impieghi, per poi tagliarne ancora altri. Nello stesso comparto finanziario poco ispirata è apparsa anche UBS (-1,96% a 21,98 franchi). Una certa resistenza contro la corrente generale è stata prestata da Nestlé (-0,12% a 102,64 franchi), mentre scarso supporto è giunto dagli altri due pesi massimi difensivi, Roche (-0,69% a 246,35 franchi) e Novartis (-1,53% a 91,94 franchi).

Nel mercato allargato Vontobel (-2,03% a 53,20 franchi) ha annunciato che due manager, Christel Rendu de Lint e Georg Schubiger, subentreranno come co-Ceo al numero uno di lunga data Zeno Staub.