ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera ha chiuso la prima seduta della settimana in positivo. L'indice SMI ha guadagnato lo 0,53% fissandosi a 11'130,36 punti.

Nelle ultime settimane l'indice principale è salito dal minimo dell'anno (10'251 punti) all'attuale livello di oltre 11'000 punti. "Probabilmente questa settimana si stabilirà se il 2023 sarà un anno positivo o negativo per i mercati azionari", ha sintetizzato un operatore di borsa.

"I broker hanno reagito positivamente alle ultime notizie secondo cui il mercato del lavoro statunitense sta rallentando e non crollando", ha dichiarato Ipek Ozkardeskaya, analista senior di Swissquote. Il mercato del lavoro USA si è infatti rivelato molto più forte di quanto previsto dagli analisti a novembre, secondo i dati pubblicati venerdì dal Dipartimento del Lavoro. Questi dati "suggeriscono che la Fed si sta avvicinando a uno scenario 'Goldilocks'", ovvero che la banca centrale statunitense potrebbe battere l'inflazione senza mandare l'economia in recessione.

Le riunioni delle banche centrali di questa settimana "dovrebbero svolgere un ruolo cruciale nel gestire le aspettative sulla tempistica e sul ritmo dei tagli dei tassi che i mercati possono aspettarsi", ha commentato Michael Hewson, analista di CMC Markets. La decisione della Federal Reserve (Fed) statunitense è attesa per mercoledì sera e sarà seguita da quella delle banche centrali svizzera (BNS), europea (Bce) e britannica (BoE).

Solo poche azioni si sono mosse di oltre l'1% oggi. ABB (+2,78% a 36,97 franchi) guida la classifica dei guadagni, dopo che Citigroup ha alzato il rating a "Buy" (acquistare) da "Neutral" (neutrale) e ha aumentato significativamente l'obiettivo di prezzo. Seguono Kühne+Nagel (+2,18% a 267,70 franchi), Richemont (+1,47% a 117,45 franchi) e Alcon (+1,05% a 63,77 franchi), anche se non sono state annunciate particolari novità.

Il peso massimo della farmaceutica Novartis (+1,02% a 85,58 franchi) ha sostenuto il mercato nel suo complesso. Roche ha messo a segno un aumento decisamente più moderato (+0,39% a 254,30 franchi). Entrambe hanno pubblicato diversi risultati di ricerca, ma, a differenza di Novartis, Roche è salita di quasi il 6% la scorsa settimana.

Nestlé invece (-0,36% a 99,02 franchi) ha risentito della raccomandazione di un analista: Jefferies ha declassato il titolo a "underperform" e ha ridotto drasticamente l'obiettivo di prezzo.

Sul titolo Lonza (-1,28% a 325,00 franchi), che ha subito la peggior perdita dell'SMI, ha pesato il declassamento della Banque Royale du Canada (RBC) che raccomanda di sbarazzarsi dell'azione nominativa.

Fra gli assicurativi, Zurich Insurance ha chiuso in perdita (-0,20% a 449,47 franchi), dopo che Bank of America (BofA) ha cambiato la valutazione a "underperform" da "neutral", alzando leggermente il prezzo obiettivo. Già raccomandate per la vendita dal colosso statunitense, Swiss Re (+0,22% a 99,10 franchi) e Swiss Life (+0,73% a 576,00 franchi) hanno chiuso invece in positivo.