Il rendimento delle obbligazioni tedesche a 10 anni, il parametro di riferimento per la zona euro, è salito ai massimi di un mese mercoledì, dopo che i banchieri centrali hanno respinto le aspettative del mercato di un rapido taglio dei tassi di interesse quest'anno.

Il rendimento a 10 anni, che si muove inversamente al prezzo, ha raggiunto il 2,273% nelle prime contrattazioni europee, il massimo dall'11 dicembre. L'ultima volta era salito di 5 punti base (bps) al 2,261%.

"Per quanto riguarda le mosse del mercato di oggi, credo che si tratti di un discorso generale della banca centrale, che allontana le aspettative sui tagli dei tassi a breve termine, e anche dei dati sull'inflazione nel Regno Unito", ha detto Jussi Hiljanen, responsabile della strategia dei tassi europei presso il creditore SEB.

L'inflazione britannica è aumentata inaspettatamente a dicembre, raggiungendo un tasso annuo del 4%, rispetto al 3,9% di novembre, secondo i dati di mercoledì.

I rendimenti dei titoli di Stato britannici sono balzati di circa 10 punti base, in quanto gli investitori hanno chiuso alcune delle loro scommesse sull'allentamento della Banca d'Inghilterra quest'anno.

I banchieri centrali hanno utilizzato il World Economic Forum di Davos, in Svizzera, per cercare di temperare l'esuberanza sui tagli dei tassi.

Il capo della banca centrale olandese, Klaas Knot, mercoledì ha detto che i mercati si stanno montando la testa nel prezzare un rapido calo dei tassi, parlando alla CNBC a Davos.

La Presidente della BCE Christine Lagarde ha dichiarato a Bloomberg TV che l'inflazione è "sulla strada giusta", ma il lavoro non è ancora finito.

Il funzionario della Federal Reserve Christopher Waller, parlando negli Stati Uniti, ha fatto salire i rendimenti del Tesoro martedì quando ha detto di non vedere "alcun motivo per muoversi così rapidamente o tagliare così rapidamente come in passato".

Il rendimento dei titoli decennali italiani è salito di 8 punti base al 3,896%. Questo mese è salito di circa 20 punti base, anche se rimane ben al di sotto dei massimi di ottobre, dopo essere crollato a novembre e dicembre.

I prezzi nei mercati monetari hanno mostrato che gli investitori sono diventati leggermente meno sicuri che il primo taglio dei tassi della BCE avverrà ad aprile, vedendolo ora con una probabilità del 95% circa. Martedì era stato completamente prezzato.

Gli investitori prevedono ora 140 punti base di tagli quest'anno nella zona euro, in calo rispetto ai circa 150 punti base di martedì e ai circa 170 punti base dell'inizio di gennaio.

Il rendimento delle obbligazioni tedesche a 2 anni, sensibile alle aspettative di taglio dei tassi, è salito di 7 punti base al 2,657%, ai massimi di un mese.

Hiljanen ha affermato che, tra i funzionari della BCE, "sembra che il consenso si mantenga sulla possibilità che il primo taglio dei tassi avvenga a giugno di quest'anno".

Il divario tra i rendimenti decennali italiani e quelli tedeschi, che è stato osservato da vicino, è stato leggermente più alto, a 163 punti base, ma ancora ben al di sotto dei massimi recenti. (Relazione di Harry Robertson; Redazione di Kim Coghill)