LONDRA (Reuters) - Patrick Drahi ha comunicato di aver aumentato la propria partecipazione in BT al 18%, innescando una risposta difensiva dal governo britannico, anche se l'imprenditore franco-israeliano delle telecomunicazioni ha detto di non avere intenzione di acquisire il gruppo.

Drahi - primo azionista di BT, noto per accordi finanziati attraverso debito per l'acquisizione di asset in Francia, Stati Uniti, Portogallo e Israele - ha detto di aver interagito in modo costruttivo con il board e la dirigenza di BT, prevedendo di continuare serenamente a dialogare.

Secondo una fonte a conoscenza della situazione, Drahi ha notificato la sua azione ieri al nuovo presidente di BT, Adam Crozier, dopo la chiusura dei mercati. Il Ceo Philip Jansen e Crozier si sono riuniti in serata con Nadine Dorries, segretaria di Stato per il digitale.

Il governo britannico ha comunicato che monitorerà attentamente la situazione e che non esiterà ad agire se necessario.

"Il governo si impegna a rafforzare la nazione attraverso l'infrastruttura digitale, e non esiterà ad agire se sarà necessario proteggere la nostra importante infrastruttura nazionale di telecomunicazione", ha detto un portavoce.

Il titolo di BT, primo operatore telefonico e di rete a banda larga in Gran Bretagna, ha perso il 4% a 167 pence nei primi scambi della seduta.

BT, fondata 175 anni fa, è coinvolta in un programma di trasformazione da 20 miliardi di dollari, per costruire una rete in fibra a livello nazionale, un'importante strategia per l'azienda e per il governo, intenzionato a stimolare i livelli di crescita regionale.

Anche se la Gran Bretagna ha accolto investimenti e acquisizioni dall'estero, un approccio nei confronti di BT complicherebbe la situazione per i ministri, date le implicazioni di sicurezza nazionale nella fornitura della connettività del paese.

L'ex monopolio è considerato da tempo vulnerabile a un'acquisizione, con il titolo a livelli inferiori del 65% rispetto ai massimi del 2015, innescando speculazioni su una possibile acquisizione prima della materializzazione dei benefici della rete in fibra.

(Tradotto a Danzica da Enrico Sciacovelli, in redazione a Roma Stefano Bernabei)