(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 07 feb - Il presidente argentino Javier Milei ha subito una prima importante battuta d'arresto in Parlamento, dove per mancanza di un sostegno sufficiente, il suo pacchetto di riforme per la deregolamentazione del sistema economico è stato rinviato in commissione. Milei rimane tuttavia determinato ad attuare il suo programma. "Il nostro programma è stato votato dal 56% degli argentini e non siamo disposti a negoziarlo con coloro che hanno distrutto il Paese" ha affermato Milei su X aggiungendo che intende continuare il programma "con o senza l'appoggio dei politici". Da Israele, dove è arrivato ieri per un viaggio diplomatico che lo porterà anche in Vaticano e in Italia, Milei ha accusato "la casta" di aver ostacolato il cambiamento. Per il presidente "non esiste un piano B" di austerità per risanare la terza economia più grande dell'America Latina, strutturalmente indebitata e strangolata da un'inflazione del 211% (nel 2023). Il Fmi ha previsto una recessione del 2,8% nel 2024, sotto l'effetto delle prime misure di austerità, inclusa una svalutazione del 50% del peso.

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(RADIOCOR) 07-02-24 16:17:13 (0508) 3 NNNN


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February 07, 2024 10:17 ET (15:17 GMT)