MILANO (Reuters) - La spesa per la gestione di un conto corrente è cresciuta nel 2021 principalmente per effetto, nella parte variabile, della maggiore operatività della clientela dopo la contrazione osservata nel 2020 soprattutto presso gli sportelli.

È quanto emerge dall'indagine condotta da Banca d'Italia su oltre 13.000 conti correnti bancari e 1.000 conti correnti postali, selezionati a partire rispettivamente da 601 sportelli bancari e 50 sportelli postali. Il dato dei conti bancari include circa 950 conti on line non riferibili a sportelli.

L'anno scorso la spesa per un conto corrente è cresciuta di 3,8 euro a 94,7 euro, aumento dovuto per il 73,4% alle spese fisse, tra cui l'apporto più significativo è dato dall'emissione e dalla gestione delle carte di pagamento, e per la restante parte a quelle variabili.

Cresce anche la spesa per i conti correnti on line da 21,5 a 24,3 euro a causa dei canoni di base e di una maggiore operatività, mentre per i conti postali l'incremento è da 53 a 58 euro, anche in questo caso per la maggiore operatività dei correntisti.

La commissione per la messa a disposizione dei fondi applicata nei contratti di apertura di credito in conto corrente è risultata in lieve flessione, dall'1,8% all'1,7% del credito accordato, mentre quella unitaria di istruttoria veloce su sconfinamenti e scoperti, è diminuita da 18,9 a 16,9 euro.