MILANO (MF-DJ)--"Quasi tutte le banche", per quanto riguarda i loro impegno sul tema del rischio climatico, "hanno sviluppato piani di attuazione e molte hanno iniziato a migliorare progressivamente le proprie pratiche. Questa, di per sé, è una buona notizia. Tuttavia, la nostra valutazione iniziale generale è piuttosto deludente. Nessuna delle banche sotto la nostra supervisione soddisfa tutte le nostre aspettative. Tutte le banche hanno diversi punti ciechi e potrebbero essere già esposte a rischi climatici rilevanti. Sono tutte ancora molto lontane dal soddisfare le aspettative di vigilanza che abbiamo stabilito per loro. E tutte le banche devono recuperare il ritardo, poiché i loro impegni per il rischio climatico alla fine influenzeranno i loro requisiti di vigilanza".

Lo afferma Frank Elderson, Vicepresidente del Consiglio di vigilanza della Bce, puntualizzando come "l'inerzia che alcune banche hanno mostrato finora sulle questioni climatiche serva anche da chiaro monito a noi, le autorità di vigilanza. È un promemoria che ci ricorda che la solidità del sistema finanziario globale dipende anche dal fatto che riteniamo le banche responsabili del modo in cui gestiscono il rischio climatico. Dovremmo espandere la nostra capacità e competenza nell'affrontare i temi legati clima e dovremmo far luce sulle buone pratiche in tutto il mondo".

"La supervisione e la gestione dei rischi climatici rappresenta per tutti noi un lungo viaggio verso un argomento nuovo e complesso, ma il progresso è possibile, come hanno già dimostrato alcune banche. I nostri sforzi per alzare il livello della gestione del rischio climatico e delle informative stanno motivando alcune banche a esplorare ulteriormente i rischi climatici e ambientali e a gestirli meglio. Ed è importante condividere le conoscenze che acquisiamo e le lezioni che apprendiamo lungo questo viaggio", conclude Elderson.

alb

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June 16, 2021 05:01 ET (09:01 GMT)