TOKYO (awp/ats/ans) - L'acquisto di obbligazioni effettuato dalla Banca centrale del Giappone (BoJ) nel corso del 2022 è stato il più consistente degli ultimi 6 anni.

Lo rilevano le statistiche dell'istituto, impegnato nel mantenimento della politica monetaria ultra espansiva, con un esborso di oltre 111mila miliardi di yen di bond governativi nell'anno appena concluso, equivalenti a 782 miliardi di euro.

Si tratta di un aumento di circa 37 mila miliardi di yen rispetto al 2021, con l'obiettivo di mantenere il rendimento sui bond decennali al livello di zero, e in controtendenza alle manovre restrittive decise dalla Federal Reserve americana e dalla Banca centrale europea.

Nel solo dicembre 2022, la BoJ ha acquistato più di 16mila miliardi di yen di obbligazioni, il secondo importo mensile più alto dopo il massimo storico stabilito in giugno. Una dinamica resasi necessaria in seguito all'annuncio, il 20 dicembre scorso, dell'ampliamento della banda di oscillazione dei rendimenti dei titoli di stato a lungo termine; una mossa interpretata dagli operatori come il preludio ad un cambio della propria politica monetaria espansiva.

Gli analisti adesso guardano al potenziale impatto sul mercato nel momento in cui la BoJ annuncerà una strategia di uscita per ridurre la portata della sua esposizione, con ogni probabilità da qui ad aprile, quando scadrà il mandato dell'attuale governatore Haruhiko Kuroda.