MILANO (MF-DJ)--"Il forte slancio dell'economia europea è destinato ad arrestarsi all'inizio dell'anno prossimo. L'inflazione stagnante, il blocco delle assunzioni e l'aumento dei tassi di interesse saranno fattori chiaramente negativi. Ma un'accelerazione sostanziale dei salari e un rafforzamento degli investimenti pubblici dovrebbero sostenere la domanda interna e indirizzare l'economia verso una modesta ripresa a partire dalla metà del prossimo anno. Al termine del 2022, la produzione manifatturiera dell'Ue è ai massimi storici, anche se i settori ad alta intensità energetica hanno ridotto l'attività a causa dei costi più elevati. Il ciclo delle assunzioni è ancora forte e spinge i consumi. La Bce, tuttavia, è molto più ottimista di noi; il ciclo dei tassi di policy è ancora probabilmente più vicino alla fine che all'inizio ma non è ancora finito. Crediamo che l'Istituto di Francoforte abbia ancora del lavoro da fare. Ci aspettiamo che la Bce aumenti i tassi di altri 75 punti base prima di fare una pausa; nella nostra previsione il picco dei tassi è al 3% e riteniamo probabilmente che sarà raggiunto a marzo o maggio 2023. Ma, al contrario di molti, non vediamo un taglio dei tassi fino alla fine del 2024. Inoltre, il bilancio della Banca Centrale Europea potrebbe ridursi di quasi 3.000 miliardi di euro in tre anni".

Lo ha affermato Sylvain Broyer, chief economist Emea di S&P Global Ratings, durante la conferenza annuale di S&P Global Ratings per il 2023.

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January 18, 2023 08:04 ET (13:04 GMT)