MILANO (MF-DJ)--La Commissione Ue ha pubblicato ieri una consultazione sulle crisi bancarie, avviando il cammino che porterà alla riforma della disciplina. In prospettiva saranno con ogni probabilità modificate le direttive sulle risoluzioni (Brrd) e sui depositi (Dgsd), divenute note nei dissesti bancari degli ultimi anni, spesso per le problematiche collegate.

Fino a fine aprile Bruxelles vuole innanzitutto raccogliere le opinioni degli operatori sui principali nodi da affrontare (un'altra consultazione più generale sarà lanciata a metà febbraio).L'obiettivo finale è quello di rendere le regole sulle crisi «più efficienti, proporzionate e coerenti, assicurando la protezione dei contribuenti e il mantenimento della stabilità finanziaria», ha rilevato l'esecutivo Ue.

Sul tema è attivo anche l'Eurogruppo, che ha auspicato una riforma delle crisi bancarie e delle regole sugli aiuti di Stato entro il 2023.La Commissione ha indicato nella consultazione di 39 pagine i temi più caldi su cui si dovrà intervenire: la protezione dei contribuenti («solo parzialmente raggiunta», con riferimenti che appaiono rivolti al caso delle banche venete), la difficoltà per le banche medio-piccole di emettere titoli Mrel sottoponibili a svalutazioni, le differenze tra le insolvenze nei Paesi Ue, l'incertezza sugli aiuti di Stato e sul «pubblico interesse» per le risoluzioni Ue, le risorse ancora nazionali dei fondi di tutela dei depositi, le discrepanze tra Paesi sulla garanzia dei conti correnti.

La Commissione inoltre ha osservato che sono possibili sinergie tra gestione delle crisi, assicurazioni dei depositi e regole sugli aiuti di Stato. Non sarà semplice trovare una soluzione complessiva per l'assenza dell'Edis (ovvero di una tutela comune Ue sui depositi) e per i conseguenti possibili problemi di governance nei dissesti tra autorità nazionali ed europee. Serviranno probabilmente dei meccanismi transitori per le procedure prima dell'avvio dell'Edis (che è tuttora lontano). In tal senso si è espresso anche il presidente della Vigilanza Bce Andrea Enria, che nei giorni scorsi a un seminario di Banca d'Italia ha ipotizzato uno schema a doppia governance (nazionale ed europea con il Single Resolution Board) basato su risorse locali (le uniche al momento a disposizione).

fch

(END) Dow Jones Newswires

January 27, 2021 03:08 ET (08:08 GMT)