ROMA (MF-DJ)--Il Bitcoin è risalito ai livelli precedenti l'11 novembre, giorno della bancarottta di Ftx, la borsa di criptovalute fondata e ora non più guidata di Sam Bankman-Fried. Nella serata di ieri la prima delle criptovalute cercava di agganciare stabilmente quota 21.000 dollari.

In ogni caso, da inizio anno guadagnava il 27,2% (nello stesso periodo di tempo l'oro ha guadagnato il 4,8%, il Nasdaq il 6,7%, tanto per fare un esempio). Bando ai facili entusiasmi, però. Il mondo cripto non è certo guarito: si continua, tanto per fare un esempio, a guardare con grande preoccupazione alle sorti di Dcg, il conglomerato di Barry Silbert che ha debiti per 2 miliardi di dollari. Ma è anche vero che qualche buona notizia nei giorni scorsi è arrivata. Prima di tutto il rialzo del bitcoin si è fatto più consistente da quando martedì 11 il capo degli avvocati di Ftx ha annunciato nel corso di un'udienza al tribunale del Delaware che la società è riuscita a ritrovare più di 5 miliardi di dollari in contanti, criptovalute e investimenti liquidi in titoli. Addirittura Ftx.US, la branca statunitense della borsa fallita sta prendendo in considerazione l'ipotesi di riavviare gli scambi.

Altra notizia positiva: Binance US sembra ormai avviata ad acquisire alcuni asset di Voyager, altra società cripto fallita. Il giudice fallimentare Michael Wiles di New York ha infatti dato un'approvazione iniziale all'operazione, raccomandando a Binance US di presentare altri documenti per il via libera definitivo, che dovrebbe arrivare a marzo e sembra solo una formalità burocratica. Insomma, si cominciano a raccogliere i cocci.

Il bitcoin, scrive MF-Milano Finanza, resta comunque lontanissimo dal record toccato nel novembre 2021 a 68.990 dollari. Il rally, inoltre, si sta verificando in concomitanza con quello delle borse, che a loro volta sono state rilanciate dal calo dell'inflazione e dalla prospettiva di un allentamento delle politiche monetarie. Ma il bitcoin dovrebbe salire per il motivo opposto, essendo stato concepito come oro digitale e quindi come copertura nei momenti in cui sale l'inflazione. Se invece si comporta come il mercato azionario, che senso ha comprare bitcoin? si chiedono i critici della criptovaluta. E in effetti l'anno scorso, quando si è verificata l'impennata dell'inflazione, il bitcoin ha perso più del 60%.

I credenti replicano che nel 2024 ci sarà l'halving, il dimezzamento della quantità dei bitcoin versata ai minatori a titolo di ricompensa: questa restrizione ha sempre innescato la corsa ai nuovi massimi. Nel 2018 il minimo post-halving è stato di 3.500 dollari per arrivare poi a un record di 68.990 dollari, per esempio. Il ciclo potrebbe ripetersi. Sempre che le autorità regolatrici non decidano nel frattempo di chiudere tutto.

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1709:05 gen 2023


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January 17, 2023 03:07 ET (08:07 GMT)