(di Marco Capponi - milanofinanza.it)

MILANO (MF-DJ)--Investire in Bitcoin è facile, quasi un gioco. E le prospettive di guadagno sono allettanti, anche se i rischi legati alla volatilità e alla possibile svalutazione degli asset digitali sono ancora estremi. Risultato: il crollo verticale registrato negli ultimi mesi dall'universo delle criptovalute non ha scoraggiato i giovani italiani, che stanno inserendo sempre più Bitcoin e simili nei loro portafogli. Quasi un ragazzo compreso tra i 18 e i 30 anni ogni quattro (il 23%) investe in cripto, secondo quando rilevato da un sondaggio commissionato dalla società di gestione specializzata in Etf WisdomTree, e condotto in Italia da Opinium.

Sicuramente, il mondo delle valute digitali per i giovani non è più un mistero. O quanto meno è quello che affermano gli under 30. Il sondaggio ha mostrato che quasi nove giovani su 10 (86%) dichiarano di possedere una certa familiarità con Bitcoin e affini, mentre per uno ogni cinque (20%) la familiarità è elevata. E il grado di conoscenza non si ferma alle cripto tradizionali. Anche i token non fungibili (Nft), introdotti nel mercato solo a partire dal 2018, hanno già riscosso un certo grado di interesse: il 68% del campione afferma infatti di avere familiarità con questi strumenti.

C'è anche un certo ottimismo, rileva lo studio, per quanto riguarda il rimbalzo delle criptovalute. Dai massimi dello scorso novembre, quando il Bitcoin toccò quota 67.500 dollari, la regina delle divise virtuali ha perso oltre i due terzi del suo valore, scendendo anche a 19.000. Una caduta che non ha spaventato i giovani investitori: quasi la metà (47%) del campione ha affermato di avere una visione più positiva sulle cripto oggi che non quando hanno raggiunto i massimi sul finire del 2021.

Da parte degli under 30 c'è peraltro un interesse sempre maggiore a capire come funzionano le cripto e qual è il senso di investirci. Solo il 17% degli intervistati ammette di aver scelto gli asset digitali perché spinto dalla pubblicità di un influencer o personaggio di spicco. Di contro, oltre un terzo (36%) del campione indica come motore della sua decisione la consapevolezza di un maggiore consolidamento dell'asset class nel più ampio mondo dei servizi finanziari, mentre il 33% ha optato per le cripto solo dopo aver vagliato l'impegno degli sviluppatori a rispettare l'ambiente. Anche la regolamentazione non sembra essere un ostacolo, anzi: per il 61% dei giovani italiani investire in cripto sarebbe molto più sicuro laddove ci fosse il sostegno di governo e autorità di regolamentazione.

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2417:07 ago 2022


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August 24, 2022 11:08 ET (15:08 GMT)