A livello macro, oggi ha preso il via oggi la due giorni di politica monetaria dell'istituto centrale nipponico che, secondo gli economisti interpellati da Reuters in un sondaggio, inizierà il graduale disimpegno dall'attuale politica ultra-accomodante già in gennaio, abbandonando i tassi negativi entro la fine del prossimo anno.

Passando agli Usa, i futures indicano una probabilità del 74% di un primo taglio dei tassi già a marzo. In totale, i mercati monetari indicano 140 punti base di allentamento nel 2024.

A deprimere il sentiment degli investitori contribuisce inoltre la notizia che la Corea del Nord ha lanciato un missile a lunga gittata.

Intorno alle 9,35 il Ftse Mib arretra dello 0,40%.

DIASORIN arretra del 4,4% dopo essere scivolata in asta di volatilità a seguito della presentazione del piano industriale al 2027 venerdì scorso a mercati chiusi che non entusiasma il mercato. Il broker Jefferies ha tagliato il prezzo obiettivo a 98 euro da 102 euro precedente.

Per contro ben raccolta Tim che balza di oltre il 2% dopo che Iliad ha annunciato di aver presentato a Vodafone una proposta di fusione tra le rispettive attività in Italia mediante la costituzione di una nuova società in cui i due gruppi deterrebbero il 50% ciascuno, valorizzando Vodafone Italia 10,45 miliardi di euro.

Contrastate le banche con Mps che cede lo 0,8%, mentre sono in lieve rialzo le big Intesa Sanpaolo e UniCredit.

(Giancarlo Navach, editing Sabina Suzzi)