MILANO (Reuters) - Gli indici a Piazza Affari sono in netto ribasso, penalizzati soprattutto dalle notizie non positive che giungono dagli Usain seguito all'inattesa necessità di capitali della Silicon Valley Bank e al fallimento dell'istituto attivo nelle cripto-valute Silvergate.

Un trader cita le difficoltà della banca californiana, che secondo quanto riferito da fonti sta valutando con urgenza tutte le opzioni dopo che l'aumento di capitale è fallito a seguito del ritiro dei depositi da parte dei risparmiatori. Se a questo si aggiunge che siamo di venerdì pomeriggio e che i mercati vengono da un lungo rally, è difficile trovare compratori perché la tendenza è quella chiudere le posizioni e portare a casa i guadagni.

Intorno alle 16,30 l'indice Ftse Mib arretra del 2,25%. Volumi oltre 2 miliardi di euro.

Tra i titoli in evidenza:

Peggiorano le banche in una seduta molto negativa, con l'indice di settore europeo in calo di oltre il 5%. INTESA SANPAOLO perde il 2,9%, fa peggio UNICREDIT che cede il 3,8% dopo aver superato -5% in avvio. MPS -3,6%, BPER -4,6%. Male anche il risparmio gestito, con FINECOBANK in flessione del 5% e AZIMUT del 3,5%.

Correggono anche gli altri settori, con STM a -2,7%, STELLANTIS -2,6%, PRYSMIAN -3,3%.

* In controtendenza LEONARDO che sale del 3% dopo la diffusione di conti e guidance, con ordini migliori delle attese.

Bene anche BUZZI che oggi rimbalza (+2,4%) dopo il tonfo di ieri. Il gruppo ha respinto le recenti accuse contro la sua reputazione dopo la decisione della National Agency for the Prevention of Corruption (Napc) di mettere nella 'blacklist' la società per la sua attività in Russia.

In recupero le utility dopo diverse sedute al ribasso, con ITALGAS a +1,7%, mentre TERNA e SNAM sono piatte.

Infine, venduta SAFILO (-2,3%) che ha annunciato gli obiettivi al 2027.

(Giancarlo Navach, editing Sabina Suzzi)