L'appuntamento principale per i mercati globali oggi è quello con i numeri di novembre sull'inflazione Usa: il consensus converge su +6,8% su base annua da +6,2% di ottobre, massimo in 31 anni. Il dato è fondamentale in vista del meeting Fed del prossimo 15 dicembre.

Intorno alle 12,50 l'indice FTSE Mib sale dello 0,20%. Volumi che non raggiungono quota 800 milioni di euro.

Tra i titoli in evidenza:

Prosegue la corsa di Unicredit (+2,3%), sopra quota 13 euro, dopo lo strappo di circa l'11% ieri post presentazione del piano. Il titolo è tornato a ridosso dei livelli pre-Covid di febbraio 2020 grazie alla presentazione del primo piano industriale al 2024 firmato dall'AD Andrea Orcel, che ha colpito in positivo gli investitori per i target di redditività e redistribuzione del capitale, superiori alle attese. In particolare il mercato ha apprezzato l'obiettivo di redistribuzione dei 16 miliardi di euro di capitale, un ammontare pari a oltre il 60% della sua capitalizzazione di mercato. "Oggi prosegue la coda del rialzo scattato ieri con il piano. Inoltre, ieri il titolo ha registrato scambi record per un controvalore pari a circa un miliardo di euro. Ci sono molte ricoperture", sottolinea un trader.

Tra gli altri bancari prevalgono le vendite, con Bper e Banco Bpm in calo dello 0,7% e Intesa Sanpaolo piatta.

Spunti in positivo su Diasorin, in crescita dello 0,7% con un trader che cita il rialzo delle stime per il 2021 della concorrente francese Biomerieux con i test molecolari e rapidi sul Covid che continuano a trainare i risultati delle società di diagnostica nell'anno in corso.

Volatile Telecom Italia che annulla il rialzo e si muove piatta dopo il tonfo di ieri in attesa che il Cda del 17 faccia chiarezza sul destino dell'AD e sull'andamento del business, in merito al quale potrebbe, secondo la stampa, emergere una nuova revisione al ribasso della guidance a causa dei deboli risultati dell'offerta Dazn. Il broker Bestinver rileva nel daily che "la riunione del Cda sarà la chiave per gli sviluppi futuri di Telecom. Il prezzo del titolo è molto volatile a causa dei vari rumours e notizie su quello che potrebbe accadere nella riunione del 17".

Proseguono le vendite su Juventus in calo intorno al 5% con i diritti sull'aumento di capitale in asta di volatilità dopo aver segnato un calo del 58,8% nell'ultimo giorno di negoziazione.

Nel lusso Stellantis in crescita dell'1,1%. Bene anche i lusso con Ferragamo che sale del 2,8% e Tod's in crescita dell'1%.

(Giancarlo Navach, in redazione a Roma Stefano Bernabei)