A sostenere i corsi anche la notizia del via libera da parte dell'amministrazione Trump al processo di transizione per il presidente eletto Joe Biden.

I futures sulle Borsa Usa indicano un avvio al rialzo nel pomeriggio per i mercati americani, mentre, sul fronte delle materie prime, il greggio prosegue nella sua ripresa portandosi sopra quota 46 dollari al barile.

Tra i titoli in evidenza:

Sotto i riflettori ENEL, con un balzo del 3%, nel giorno della presentazione del piano industriale al 2023. Secondo Equita Sim i target del piano sono sostanzialmente in linea con le attese per il 2020-2021, e sopra le aspettative per il 2023. Anche Banca Imi valuta positivamente il piano "poiché mantiene i pilastri strategici dell'investimento nella capacità di decarbonizzazione e rinnovabili e delle infrastrutture a livello globale".

Ma il denaro si riversa un po' su tutto il settore energetico e petrolifero: ENI +3,1%, SAIPEM +5,3%, TENARIS +5,3%.

Bancari vivaci, mossi dalle attese sul consolidamento del comparto. Poco mossa CREVAL (+0,45%) a 10,79 euro, estendendo il margine sopra il prezzo dell'Opa del Credit Agricole annunciata ieri a 10,5 euro, in un mercato che attende la risposta dell'istituto valtellinese all'offerta e che sembra scommettere su un piccolo ritocco al rialzo. Continua a salire la POPOLARE DI SONDRIO (+8,5%) che si aggiunge al +5% di ieri sulle attese che possa essere la prossima prede nel risiko. Secondo il broker Fidentiis "l'unico target a breve termine possiamo identificarlo nella Popolare di Sondrio che dovrebbe diventare una società per azioni presto e quindi entrare nel radar di Bper, suo partner industriale".

Nel resto del settore UNICREDIT avanza del 3,2%, BANCO BPM sempre cedente con un calo dell'1,2% e BPER in flessione del 2%.

Strappa AUTOGRILL con un balzo superiore all'8% sulle indiscrezioni di stampa, poi confermate, di un accordo per cedere le attività spagnole.

Sul fronte opposto l'arrivo del terzo vaccino anti Covid fa soffrire DIASORIN, in flessione del 5%, sulle attese di una progressiva riduzione dei test molecolari, che rappresentano circa un terzo dei ricavi della società di diagnostica, a epidemia finita. Il titolo, tuttavia, può vantare un saldo da inizio anno di tutto rispetto con un balzo del 43% circa.

Fuori dal paniere principale MASSIMO ZANETTI in forte rialzo (+7%) allineandosi al prezzo rivisto al rialzo dell'offerta di acquisto lanciata dall'azionista di controllo MZB Holding.

(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Sabina Suzzi)