MILANO (Reuters) - Piazza Affari si muove in buon rialzo, in linea con gli altri mercati europei, grazie anche alle dichiarazioni 'dovish' della presidente della Bce Christine Lagarde che ieri ha parlato esplicitamente di tagli dei tassi quando sarà chiaro che l'inflazione sarà scesa al 2%.

Qualche timore sulla tempistica dei tagli era sorto ieri a seguito dei dati sull'inflazione Usa di dicembre, superiori alle previsioni. A seguito di questo gli investitori hanno ridimensionato al 60% dal 70% le probabilità di un primo taglio del costo del denaro da parte della Fed a marzo.

Per quanto riguarda il contesto internazionale, già difficile a causa del doppio conflitto in corso in Ucraina e Medio Oriente, la situazione è diventata ancora più precaria dopo che gli Stati Uniti e la Gran Bretagna hanno colpito obiettivi militari Houthi nello Yemen, in rappresaglia agli attacchi effettuati a imbarcazioni nel Mar Rosso dal gruppo militante sostenuto dall'Iran.

Intorno alle 12,10 il Ftse Mib è in rialzo dello 0,94%, poco sotto i massimi di seduta. Volumi intorno ai 700 milioni di euro.

I titoli in evidenza oggi

Molto forte Safilo che segna una crescita del 7,5% con il mercato che ha apprezzato l'annuncio ieri del rinnovo anticipato con Hugo Boss dell'accordo di licenza globale al 2030. Secondo Equita, "si tratta di una notizia positiva per Safilo perché Boss ha un peso significativo nel portafoglio licenze di Safilo e perché con i rinnovi già annunciati su Tommy Hilfiger e Kate Spade si ha ora buona visibilità sulla continuità del portafoglio licenze".

Per contro è in netto ribasso il comparto del lusso penalizzato dal profit warning lanciato dall'inglese Burberry (-9% in borsa) a causa del rallentamento delle domanda nel lusso. La peggiore è Ferragamo in flessione dello 0,8%dopo che il titolo ha toccato un minimo a 11 euro, livello che non vedeva da inizio dicembre 2020. Brunello Cucinelli piatta, Tod's arretra dello 0,7%, mentre è volatile Moncler poco mossa dopo un avvio di seduta in flessione del 2,6%.

Acquistata anche oggi Iveco in salita del 2,2%, settima seduta positiva consecutiva.

Il nuovo balzo del prezzo del Brent fa tornare gli acquisti sul comparto oil. Eni e Saipem in rialzo rispettivamente dell'1,8% e del 2%.

Bene anche le banche con Mps in salita del 2,9%. UniCredit sale del 1,2%.

Raccolte anche le utility con Enel in salita dell'1,4%, Hera +1,75%, Iren +1,7%, A2A +1%, sulle indiscrezioni legate all'aggiudicazione dei lotti nelle gare per la maggior tutela che vedrebbe Enel ed Hera guidare la classifica preliminare nell'asta per l'assegnazione dei clienti che usciranno dal mercato tutelato dell'energia elettrica a metà anno. Banca Akros, tuttavia, non si attende un impatto significativo sulla profittabilità delle utility coinvolte nel breve termine. Nel medio termine, invece, soprattutto con la fine del periodo di transizione, è ragionevole pensare a un incremento dei margini.

Fuori dal paniere Dovalue brucia quasi tutto il rialzo di inizio seduta (+0,5%), indotto dalle indiscrezioni di trattative preliminari con Elliott per l'acquisizione di Gardant. Secondo Banca Akros, "sebbene gli aspetti finanziari di questo deal restano altamente incerti, un'aggregazione avrebbe senso da un punto di vista strategico e una nuova andata di M&A sosterrebbe le attuali valutazioni depresse del titolo".

Infine, Servizi Italia segna un rialzo del 16,8% a 1,91 euro dopo che ieri sera Cometa ha alzato il prezzo dell'Opatotalitaria sulla società a 1,92 euro.

(Giancarlo Navach, editing Sabina Suzzi)