L'attenzione resta sul tema del tetto al debito Usa, per il quale sembra leggermente più vicino un accordo politico e questa sta facendo rimbalzare le banche regionali Usa.

Un trader segnala che la giornata è molto fiacca con volumi trascurabili.

Intorno alle 16,45 l'indice FTSE Mib cede lo 0,11% con volumi intorno a quota 1 miliardo di euro.

Tra i titoli in evidenza:

In calo le banche e le società di servizi finanziari, in linea con l'Europa. Unicredit e Intesa SP cedono lo 0,4% circa. Fa peggio Banco Bpm con un ribasso dell'1,8%. Dopo il bollettino Abi di ieri su aprile, Equita sottolinea che "sarà da valutare se la prosecuzione del trend di calo dei depositi, ancora contenuto per il momento, andrà effettivamente a costituire un elemento di pressione che potrà indurre le banche ad incrementare i tassi riconosciuti sulla raccolta". I dati di aprile sono per il broker "supportive per la dinamica dell'NII", visto forte anche nei prossimi mesi.

Nel risparmio gestito Finecobank cede il 2,35%, Banca Generali -1,1%, piatta Azimut, mentre Mediolanum è l'unica positiva nel comparto con un balzo che sfiora l'1%. Su questo titolo gli analisti di Intesa Sanpaolo confermano la raccomandazione di "Buy" e un nuovo prezzo obiettivo di 9,8 euro dopo i risultati e la convention annuale a Torino.

In luce Stellantis a +1. Equita sottolinea che le immatricolazioni del gruppo in Europa hanno sottoperformato ad aprile rispetto al settore probabilmente "per i ritardi nel tornare alla normalità con lo shortage di componenti rispetto ad altri concorrenti".

Dopo il calo di oltre il 2% ieri, oggi Telecom Italia rimbalza dell'1,9%, con il titolo sempre in balia degli incerti scenari attorno alla vicenda delle offerte sulla rete. Dario Scannapieco, presidente di Cdp, dice che Cassa sta rivedendo la sua offerta per la rete assieme a Macquarie, negando di volersi ritirare. Equita scrive nel daily che le dichiarazioni di Scannapieco "non portano molti elementi di novità sul processo".

Bene Leonardo (+1,8%) per la quale Akros cita l'ipotesi di un accordo tra i governi italiano e tedesco nel settore della difesa, che potrebbe portare nel tempo a contratti significativi per il gruppo.

In netto calo Diasorin con un ribasso del 3%.

Sale di oltre 2% doValue, promossa a "buy" "accumulate" da Akros che cita, come altri broker, l'esito favorevole di un arbitrato in Spagna su questioni fiscali.

Raccolta Interpump, che cresce del 2,3%.

(Giancarlo Navach, editing Francesca Piscioneri)