MILANO (Reuters) - Piazza Affari è in cauto rialzo, comportandosi meglio degli altri listini europei grazie al sostegno dei bancari che hanno un maggiore peso relativo sugli indici della borsa milanese.

Alla vigilia della riunione della Bank of England, i dati pubblicati stamani dall'Office for National Statistics britannico mostrano un'inflazione dell'8,7% a maggio in linea con il mese precedente a fronte di attese di un leggero calo, con la componente 'core' che accelera al 7,1% dal 6,8% precedente.

"Naturalmente gli operatori tendono a estendere la lettura anche all'Eurozona dove il dato 'core' continua a rimanere su livelli elevati, aumentando le attese di un rialzo da parte della Bce", commentano gli strategist di Mps nella nota giornaliera.

Scarsi segnali giungono inoltre da Wall Street che, dopo il calo di ieri, è atteso aprire in marginale ribasso, secondo le indicazioni dei futures.

Per il resto della seduta il focus si sposterà sull'audizione al Congresso Usa del presidente della Fed Jerome Powell, che potrebbe fornire indicazioni importanti sulle prossime mosse della politica monetaria statunitense.

Alle 11,45 l'indice Ftse Mib della borsa milanese sale dello 0,2%.

Tra i titoli in evidenza:

Tornano con più convinzione gli acquisti sui bancari guidati da Unicredit, in rialzo del 2,6% in scia ai messaggi positivi forniti ieri dal Ceo Andrea Orcel sull'outlook della banca, come sottolinea Intesa Sanpaolo nel suo daily.

In testa al Ftse Mib seguono Mps, Banco Bpm, Bper e Intesa Sanpaolo con guadagni tra il 2,2 e l'1,4%.

Sul fronte opposto del listino in calo le utility che soffrono della relativa maggiore propensione al rischio del mercato rispetto alle ultime sedute. A2A perde l'1,5%, Italgas, Terna e Enel lo 0,6% circa.

Pirelli conferma la fase di debolezza alimentata dalle vicende attorno alla sua governance. Ieri Camfin, la holding controllata da Marco Tronchetti Provera, ha annunciato che indicherà Andrea Casaluci come futuro Ceo della società dopo l'uscita di Giorgio Bruno, oggi deputy-Ceo e in precedenza designato come Ceo della società di pneumatici. Tuttavia, commenta Akros "il flusso di notizie contrastanti favorisce l'incertezza, come testimonia la cattiva reazione del mercato ieri".

Seduta da dimenticare per Brembo che scivola di oltre il 7% all'indomani dell'annuncio del piano di trasferimento della sede legale in Olanda che alimenta nuove speculazioni su uno scenario di fusione con Pirelli, vista negativamente dal mercato.

Secondo Equita "non essendoci target dichiarati riteniamo che Brembo possa acquisire altre società complementari (come J.Juan e SBS Friction) per accelerare la transizione verso il system provider". Tuttavia, aggiunge, è "inevitabile pensare alla fusione con Pirelli, che confermiamo di ritenere più positiva per Pirelli". Il broker stima che con il voto maggiorato per tre la famiglia Bombassei possa avere oltre il 40% dei diritti di voto della combined entity a prescindere dal concambio.

(Andrea Mandalà, editing Gianluca Semeraro)