Il mercato sembra al momento ignorare i segnali moderatamente positivi che giungono dai futures di Wall Street dopo la debole seduta di venerdì, ma i volumi scarsi non indicano al momento un trend preciso.

Alcuni movimenti su titoli ripercorrono la scia delle ultime trimestrali, mentre i dati macro della zona euro confermano la debolezza dell'economia.

In particolare, la produzione industriale tedesca per il mese di giugno ha mostrato stamane un ulteriore calo oltre le attese, mentre l'indice Sentix sul morale degli investitori nella zona euro, nonostante lo stop dopo tre mesi consecutivi di declino, non mostra segnali di una tendenza duratura.

Sempre sul fronte macro, l'appuntamento principale della settimana è quello del dato sull'inflazione Usa atteso per giovedì.

Intorno alle 11,50 l'indice Ftse Mib è in calo dello 0,42%. Volumi per 550 milioni di euro.

Titoli in evidenza:

Non arresta la corsa Monte dei Paschi, in testa al Ftse Mib con un rialzo del 6,3% ancora sulla scia dei conti sopra le attese pubblicati venerdì e delle indicazioni positive offerte dall'AD Luigi Lovaglio nella conference call con gli analisti.

Al traino di Mps, bene anche Banco Bpm < BAMI.MI> con un progresso dell'1,3% sotto i massimi della mattinata in un settore bancario che perde lo slancio iniziale e annulla i primi rialzi.

Tra i pochi spunti positivi del paniere principale acquisti su Leonardo (+2,3%) incoraggiati dalla promozione di S&P, che ha rivisto il rating del gruppo a livello 'investment grade' a 'BBB-'. Sul settore aiuta anche la notizia che il fondo Usa Kkr punta a rilevare una quota di minoranza della società tedesca attiva nell'aerospazio Ohb

Sul fronte opposto Interpump, in calo del 4,5%, prosegue il movimento di correzione di venerdì ancora penalizzata dai risultati trimestrali anche se sostanzialmente in linea con le attese.

Sul resto del listino principale Iveco perde il 2,8% su prese di profitto dopo le ultime forti performance. Sono deboli utility ed energetici.

Tra i titoli minori, ancora in asta di volatilità Visibilia e SIF dopo un calo del 12% circa, dopo la notizia della prematura scomparsa del presidente, AD, nonché azionista di maggioranza, Luca Ruffino.

(Andrea Mandalà, editing Stefano Bernabei)