I trader giudicano l'andamento della borsa una correzione fisiologica e anche salutare dopo la recente corsa, anche se l'aumento della volatilità potrebbe portare a movimenti più ampi e a qualche alleggerimento più consistente dei portafogli.

A Wall Street indici deboli in avvio. Si rafforza il dollaro, mentre il prezzo del Brent scende sotto i 44 dollari al barile con una domanda di petrolio che non riparte a causa dei vari lockdown in Europa e Usa che limitano i movimenti delle persone.

Tra i titoli in evidenza:

A pesare maggiormente sull'indice di borsa sono i bancari e i petroliferi. Tra questi ultimi Eni cede l'1,4%, Saipem piatta, mentre Tenaris perde l'1,5% in un contesto europeo di debolezza per tutto il comparto.

Tra le banche le maggiori correzioni coinvolgono Unicredit (-0,7%) e Banco Bpm (-0,6%) in un comparto che, se da un lato beneficia delle attese di M&A, dall'altro è penalizzato dai timori di un drastico aumento degli Npl a causa della crisi pandemica, e che attende i chiarimenti normativi da parte delle autorità europee in merito a diverse questioni quali la gestione di questa categoria di asset e i dividendi. Bper, in salita dell'1,3% e Mps (+0,4%) sulla scia delle indiscrezioni di stampa secondo cui il Ceo di UniCredit Jean Pierre Mustier sarebbe diventato più possibilista su un'operazione con Mps alla luce degli incentivi messi sul tavolo dal Tesoro.

Sul fronte dei rialzi Snam guadagna il 2,8% dopo l'annuncio stamani di un accordo per acquistare da Blackstone circa il 33% di Industrie De Nora per rafforzarsi nelle tecnologie per l'idrogeno. L'operazione è giudicata dagli analisti strategicamente interessante per il posizionamento del gruppo nel promettente mercato dell'idrogeno. "Riteniamo che la strategia di entrare nella catena del valore di produzione dell'idrogeno per sostenere lo sviluppo del settore in Italia sia corretta, perché crea una opzione di valore aggiuntivo per Snam", spiega Equita nel daily.

Terna guadagna l'1,1% circa dopo l'annuncio del piano industriale al 2025 che prevede una forte accelerazione degli investimenti nelle attività regolate in Italia.

In un generale contesto positivo per le utility A2a sale dell'1,1%, Italgas dell'1,6% e Hera dello 0,2%.

Fra gli industriali Fca recupera e avanza del 2%. Secondo il broker Fidentiis, l'annuncio che il 4 gennaio si terranno le assemblee di Fca e Peugeot per l'approvazione della fusione volta a creare il nuovo gruppo Stellantis "è una notizia positiva perché presuppone che il via libera Ue arrivi per la fine dell'anno".

Raccolta Diasorin, in salita dell'1,8%, incurante delle notizie sui vaccini anti-Covid in arrivo che dovrebbero ridurre, a regime, l'utilizzo dei test molecolari per individuare il virus sui quali è attiva la biotech italiana.

Fuori dal paniere principale ritraccia Mediaset, in calo dell'1,5% circa mentre ha smentito di aver ricevuto lettere dal board di Vivendi indirizzate al cda del gruppo, come riportato oggi da un organo di stampa, nel tentativo di sanare i contrasti in corso da tempo.

(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)