MILANO (Reuters) - Piazza Affari riduce il rimbalzo a metà seduta, in scia al ritracciamento dei futures sulla borsa Usa.

Gli ultimi aggiornamenti hanno mostrato un aumento dell'inflazione in Francia e nei lander tedeschi (il dato complessivo tedesco è atteso alle 14,00), oltre ad una contrazione meno forte del previsto per l'attività delle imprese dell'Eurozona a dicembre.

L'attesa principale è per i dati di domani sull'inflazione della zona euro e sul mercato del lavoro Usa, preceduto questo pomeriggio dai numeri Adp sugli occupati del settore privato.

I dati assumono maggiore rilievo dopo che dalla pubblicazione ieri sera dei verbali della riunione Fed non sono emersi segnali chiari sulla tempistica di un primo taglio dei tassi.

Intorno alle 13,00 il Ftse Mib è in rialzo dello 0,2% dopo un progresso della mattinata fino allo 0,8%. Volumi per circa 900 milioni di euro.

I rialzi delle quotazioni del greggio alimentano gli acquisti sui titoli del settore petrolifero con Saipem in rialzo del 3,3%, seguita da Eni a +1,1%.

Ancora in luce Leonardo che allunga i guadagni delle prime sedute del 2024, aggiungendo oggi un +3,7%, e confermando l'appetito degli investitori verso il titolo per il miglioramento dei propri fondamentali in un favorevole contesto geopolitico attuale. Ad alimentare i guadagni odierni sono i giudizi positivi di Bernstein che ha rivisto al rialzo la raccomandazione sul titolo a 'Outperform' da 'Market-Perform' con un target price di 19,50 dai 15,50 euro precedenti.

Tra bancari positivi, passa in negativo Mps (-0,2%) su prese di profitto dopo gli ultimi guadagni, lasciando il posto tra i migliori del comparto a Bper e Banco Bpm con rialzi intorno all'1,6%.

Poste Italiane poco mossa a -0,1%, senza risentire delle dichiarazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni sulle ipotesi del governo di collocare delle quote in alcune partecipate statali.

A sostenere l'indice di borsa sono anche le utility, con Hera, A2A e Terna in progresso tra l'1,1% e l'1,5%.

In coda al FTSE Mib STM scivola del 4% Cucinelli cede l'1,6%, Diasorin l'1,5%.

(Andrea Mandalà, editing Francesca Piscioneri)