MILANO (Reuters) - Dopo il martedì nero, Piazza Affari rialza la testa, grazie anche al rimbalzo delle banche crollate ieri dopo la decisione a sorpresa da parte del governo di inserire la tassazione del 40% sugli extraprofitti delle banche.

A livello più generale, piatte le borse asiatiche in un contesto di macro che vede la Cina finire in deflazione e in attesa di quelli sull'inflazione Usa in agenda domani.

Banche in spolvero oggi dopo il violento "selloff" di ieri. A smorzare le tensioni i chiarimenti nella tarda serata di ieri da parte del Mef che ha detto che la nuova tassa sui profitti delle banche non potrà superare lo 0,1% del totale dell'attivo degli istituti di credito. La migliore è Finecobank che sale del 3,7%, seguito da UniCredit (+2,7%), Credem (+2,4%), Intesa Sp (+1,6%). Rialzo di poco sopra l'1,4% per Mps e Bper. L'indice settoriale delle banche, che ieri ha lasciato sul terreno il 7,6%, oggi sale del 2,1%. Un trader parla di recupero di parte di quanto perso ieri, considerando che da quanto si è appreso finora la tassa dovrebbe impattare sugli utili degli istituti di credito in misura molto più contenuta rispetto alle attese.

Sul resto del mercato, bene Saipem in salita dell'1,2%. Eni guadagna l,8% dopo che Hsbc ha alzato il prezzo obiettivo a 14,5 euro da 14,2 euro precedente. Denaro anche su Tim che cresce di oltre l'1,1%.

Fra i minori svetta al ribasso Pininfarina che perde il 4,6%.

(Giancarlo Navach, editing Stefano Bernabei)