Il loonie è stato scambiato in ribasso dell'1% a 1,3585 per il dollaro americano, o 73,61 centesimi di dollaro, il livello intraday più debole dal 13 dicembre e il calo maggiore dallo scorso marzo.
"L'USD-CAD si è mosso in forte rialzo oggi, nell'ambito di una più ampia risposta cross-asset ai dati sull'inflazione statunitense più forti del previsto, che hanno indotto il mercato ad allontanare le aspettative per il primo taglio dei tassi della Fed", ha dichiarato George Davis, capo stratega tecnico di RBC Capital Markets.
I principali indici di Wall Street sono scesi ai minimi di una settimana e il dollaro americano è salito rispetto ad un paniere di valute principali, in quanto i prezzi al consumo degli Stati Uniti sono aumentati dello 0,3% a gennaio rispetto a dicembre, con un'impennata del costo degli alloggi.
L'economia canadese potrebbe essere particolarmente gravata da una lenta mossa verso i tagli dei tassi, dopo che i consumatori hanno contratto un forte prestito durante la pandemia.
La Banca del Canada ha affermato che è prematuro discutere di un allentamento dei tassi da un massimo di 22 anni del 5% e che l'inflazione sottostante è ancora una preoccupazione. Il rapporto sull'inflazione canadese di gennaio sarà pubblicato martedì prossimo.
Il Governo canadese darà priorità alla creazione di condizioni economiche nel suo prossimo bilancio, per consentire una riduzione dei tassi di interesse, ha dichiarato il Ministro delle Finanze Chrystia Freeland.
Il loonie ha perso terreno nonostante l'aumento dei prezzi del petrolio, una delle principali esportazioni del Canada. I futures sul greggio statunitense erano in rialzo dell'1,4% a 78,01 dollari al barile martedì.
I rendimenti dei titoli di Stato canadesi sono aumentati lungo la curva, seguendo i movimenti dei Treasury statunitensi. Il rendimento a 10 anni è salito di 7,2 punti base al 3,653%, dopo aver toccato il livello più alto dal 27 novembre al 3,695%. (Servizio di Fergal Smith; redazione di Jonathan Oatis)
