Il dollaro canadese si è indebolito fino a toccare un minimo di quasi due settimane rispetto alla controparte statunitense, mercoledì, mentre i crescenti timori di una maggiore instabilità in Medio Oriente hanno rafforzato la domanda di valute rifugio come il biglietto verde e il franco svizzero.

Il loonie è stato scambiato in ribasso dello 0,5% a 1,3705 per dollaro USA, o 72,97 centesimi di dollaro USA, dopo aver toccato il livello intraday più debole dal 6 ottobre a 1,3714.

"Nel corso della giornata abbiamo assistito ad una forte offerta di beni rifugio", ha detto Jay Zhao-Murray, analista di mercato presso Monex Canada Inc. "Molto di questo deriva dalle rinnovate preoccupazioni del mercato per la situazione in Medio Oriente e questo ha semplicemente trascinato il CAD verso il basso".

Il dollaro americano è salito rispetto ad un paniere di valute principali, mentre gli investitori guardavano alla guerra tra Hamas e Israele in cerca di segnali di escalation e il rendimento del Tesoro decennale di riferimento è salito ai massimi di 16 anni, dopo che il forte rimbalzo della costruzione di case negli Stati Uniti ha indicato la capacità di ripresa economica.

"In termini di performance del CAD sulle croci, non è stato troppo negativo. E' riuscito ad evitare alcune delle gravi perdite, ad esempio, della corona svedese o della corona norvegese", ha detto Zhao-Murray.

Sia la corona svedese che quella norvegese sono scese di oltre l'1%.

Il prezzo del petrolio, una delle principali esportazioni canadesi, è salito dell'1,9% a 88,32 dollari al barile, sostenuto da un prelievo dalle scorte statunitensi superiore al previsto e dalle preoccupazioni per le forniture globali dopo che l'Iran ha chiesto un embargo sul petrolio a Israele.

Gli avvii di abitazioni canadesi sono aumentati inaspettatamente a settembre, con un incremento dell'8% rispetto al mese precedente, secondo i dati della Canadian Mortgage and Housing Corporation.

I rendimenti dei titoli di Stato canadesi sono saliti lungo una curva più ripida, seguendo i movimenti dei Treasury statunitensi. Il decennale è salito di 3,4 punti base al 4,108%, avvicinandosi al massimo di 16 anni toccato all'inizio del mese al 4,292%. (Servizio di Fergal Smith; redazione di Jonathan Oatis)