PECHINO (awp/ats/ans) - La Cina prevede di fondere tre dei suoi più grandi gestori patrimoniali di crediti inesigibili di proprietà statale con il fondo sovrano China Investment Corp (Cic), parte di un piano di riforma e riassetto del settore. Secondo quanto appreso da fonti non identificate, l'agenzia ufficiale Xinhua ha riferito che China Cinda Asset Management, China Orient Asset Management e China Great Wall Asset Management sono destinate a finire "nel prossimo futuro" nella gestione di Cic, tra i più grandi fondi sovrani al mondo per asset.

L'annuncio, insieme alla stretta sulle vendite allo scoperto operativa da oggi, sottolinea l'impegno di Pechino della scorsa settimana a rafforzare la "stabilità intrinseca" dei suoi mercati di capitali e a migliorare la fiducia del mercato, come sollecitato dal premier Li Qiang. Pechino, in altri termini, continua ad adottare le sue misure in risposta al crollo dei mercati azionari tra i crescenti rischi finanziari legati alla grave e persistente crisi del debito nel settore immobiliare.

La Banca centrale, sempre la scorsa settimana, ha annunciato il taglio di 0,50 punti percentuali alla riserva obbligatoria delle istituzioni finanziarie, il più grande dal 2021 del suo genere, e ha anche annunciato un nuovo mandato per alleviare la crisi di liquidità degli sviluppatori. Il mercato immobiliare è crollato dopo che Pechino decise di avviare nel 2020 la stretta contro l'eccessiva dipendenza dal debito degli sviluppatori. I problemi immobiliari di Pechino sono strettamente intrecciati con le finanze dei governi locali che, in genere, si affidano alla vendita di terreni per una parte significativa delle loro entrate.