DUBAI (awp/ats/ans) - A due giorni dal termine ufficiale della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, la Cop28 a Dubai, si fanno serrati i colloqui fra le delegazioni dei 197 Paesi più l'Unione europea per arrivare a definire un accordo sulle questioni chiave che abbia il consenso più ampio possibile.

A partire dalle 15, oggi, la presidenza della Cop28 inviterà ministri e capi delegazione a riferire dei colloqui bilateriali e ristretti nell'ambito del "Majlis", il gruppo unico di ministri che discuterà tutti gli elementi dei negoziati.

Tra i nodi, il linguaggio sull'eliminazione graduale dei combustibili fossili, su cui nella bozza di documento di venerdì scorso c'erano oltre 140 fra opzioni e sotto-opzioni. Nel Global Stocktake, il bilancio dei piani nazionali di taglio dei gas serra, sembra potrebbero confluire tutte le questioni più importanti.

Ci sono poi gli obiettivi sull'adattamento, le regole sull'articolo 6 dell'Accordo di Parigi che garantiscono l'integrità del mercato del carbonio, progressi nei programmi di lavoro sulla mitigazione e sulla transizione giusta, e la questione fondamentale della finanza, che sarà il tema centrale della prossima Cop. Tutti questi temi potrebbero essere contenuti in altri documenti.

Il presidente Sultan Al Jaber punta ad arrivare a domattina con una proposta di pacchetto per chiudere entro la deadline naturale del 12 dicembre. Una nuova bozza dell'accordo, la quarta, è attesa oggi.

Nella plenaria di ieri sera Al Jaber ha detto che sono stati fatti dei progressi ma non sufficienti - persistono infatti divisioni - esortando i delegati a mettere da parte gli interessi nazionali a vantaggio di quelli globali.