MILANO (MF-DJ)--La Commissione europea ha proposto un aggiornamento alla raccomandazione del Consiglio dello scorso ottobre che coordina le misure che incidono sulla libera circolazione nell'Unione europea. Ciò fa parte degli sforzi in corso per garantire un migliore coordinamento e comunicazione delle misure relative ai viaggi all'interno dell'Unione.

Alla luce delle nuove varianti di coronavirus e dell'elevato numero di nuove infezioni in molti Stati membri, è necessario scoraggiare fortemente i viaggi non essenziali, evitando la chiusura delle frontiere o divieti di viaggio generalizzati e garantendo che il funzionamento del mercato unico e delle catene di approvvigionamento rimanga ininterrotto, spiega una nota. E' pertanto necessaria un'ulteriore azione mirata per garantire un approccio coordinato alle misure che limitano la libera circolazione all'interno dell'Ue.

La proposta della Commissione prevede un coordinamento aggiuntivo in due settori in cui gli Stati membri hanno già deciso di collaborare: aggiornamento del codice colore concordato per la mappatura delle aree a rischio e misure più rigorose applicate ai viaggiatori provenienti da zone ad alto rischio.

Il commissario per la Giustizia europeo, Didier Reynders, ha dichiarato che "l'accordo di ottobre su un approccio coordinato dell'Ue per le restrizioni di viaggio è stato un grande passo avanti nei nostri sforzi per frenare la diffusione del Covid-19 preservando i viaggi essenziali e il funzionamento del mercato unico. La mappa comune e un approccio comune alle restrizioni proporzionate e non discriminatorie devono ancora guidare i nostri sforzi. Ciò di cui abbiamo bisogno ora in vista delle nuove varianti è un coordinamento ancora maggiore e uno sforzo comune europeo per scoraggiare i viaggi non essenziali. Le chiusure delle frontiere non aiuteranno, le misure comuni lo faranno".

Oltre ai colori esistenti verde, arancione, rosso e grigio, la Commissione propone di aggiungere il colore 'rosso scuro' per indicare le aree in cui il virus circola a livelli molto elevati. Ciò si applicherebbe a un'area in cui il tasso di casi di Covid-19 in 14 giorni è superiore a 500 ogni 100.000 persone. Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) continuerà a pubblicare versioni aggiornate della mappa sulla base dei dati forniti dagli Stati membri.

Sulla base della comunicazione del 19 gennaio che definisce le azioni necessarie per evitare una terza ondata, la Commissione propone che tutti i viaggi non essenziali siano fortemente scoraggiati fino a quando la situazione epidemiologica non sarà notevolmente migliorata. Ciò riguarda in particolare i viaggi da e verso le aree 'rosso scuro'. Nel fare ciò, gli Stati membri dovrebbero garantire coerenza per le misure che applicano per viaggiare all'interno del proprio territorio.

Per le persone che viaggiano da un'area 'rosso scuro', gli Stati membri dovrebbero richiedere loro di: sottoporsi a un test prima dell'arrivo e sottoporsi a quarantena come raccomandato dal Comitato per la sicurezza sanitaria e attualmente praticato da diversi Stati membri. Con l'aumento della capacità di test, gli Stati membri potrebbero fare un maggiore uso dei test prima della partenza anche per le aree attualmente mappate come arancione, rosso o grigio. Le persone che tornano nel loro Stato membro di residenza dovrebbero invece essere autorizzate a sostenere un test dopo l'arrivo.

In considerazione dei rischi legati a un numero molto elevato di nuove infezioni, la Commissione raccomanda, sulla base degli orientamenti dell'Ecdc, che gli Stati membri accettino di adottare, mantenere o rafforzare gli interventi non farmaceutici come la permanenza in casa e la chiusura temporanea di alcune aziende, in particolare nelle aree classificate come 'rosso scuro', per rafforzare i test e il tracciamento e per aumentare la sorveglianza e il sequenziamento dei casi di Covid-19 per raccogliere informazioni sulla diffusione di nuove varianti di coronavirus più infettive.

Le persone che vivono nelle regioni di confine dovrebbero essere esentate da alcune delle restrizioni di viaggio. Se hanno bisogno di attraversare frequentemente la frontiera, ad esempio per motivi familiari o lavorativi, non dovrebbe essere richiesto loro di sottoporsi a quarantena e la frequenza dei test richiesta dovrebbe essere proporzionata. Se la situazione epidemiologica su entrambi i lati del confine è simile, non dovrebbe essere imposto alcun obbligo di test.

Gli Stati membri dovrebbero anche cercare di evitare interruzioni dei viaggi essenziali, in particolare per mantenere i flussi di trasporto in linea con il sistema delle "strade verdi" ed evitare interruzioni della catena di approvvigionamento. Dato l'aumento del rischio, anche i viaggiatori essenziali come gli operatori sanitari, le persone che viaggiano per motivi familiari o di lavoro imperativi provenienti da aree rosso scuro dovrebbero sottoporsi a test e quarantena, a condizione che ciò non abbia un impatto sproporzionato sull'esercizio delle loro funzioni o esigenze essenziali. I lavoratori dei trasporti, la cui esposizione alla popolazione generale durante i viaggi è tipicamente limitata, non dovrebbero essere tenuti a mettersi in quarantena e in linea di principio essere esentati dai test per viaggiare. Le stesse esenzioni dovrebbero applicarsi in caso di transito di viaggiatori essenziali.

Oltre agli aggiornamenti proposti oggi dalla Commissione sui viaggi all'interno dell'Ue la Commissione ha anche adottato una proposta per aggiornare la raccomandazione del Consiglio sui viaggi nell'Ue da Paesi non-Ue.

cos

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January 25, 2021 07:25 ET (12:25 GMT)