ROMA (MF-DJ)--E' giusto aprire al personale scolastico "una corsia preferenziale per ricevere la terza dose. È stato fatto per i sanitari e come loro docenti e operatori delle scuole lavorano in ambienti a rischio, a contatto con i giovani che sotto i 12 anni non sono immunizzati in quanto non è ancora disponibile il vaccino per la loro età".

Lo ha detto al Corriere della Sera il sottosegretario alla Salute, Pier Paolo Sileri, dicendosi d'accordo con il ministro Patrizio Bianchi. "Certamente bisogna rispettare i sei mesi che devono intercorrere tra la seconda e la terza dose. Non c'è evidenza scientifica che sia necessario anticipare. Teniamo conto che gran parte del personale ha completato il ciclo in estate (il 90% con AstraZeneca) quindi c'è ancora un po' di tempo. Una decisione non è stata presa, se ne sta discutendo", ha continuato Sileri.

A proposito del rialzo dei casi, "era previsto e le manifestazioni no vax di Trieste, dove si è avuta un'impennata di ricoveri, non hanno giovato. Sapevamo inoltre che i giovani under 20, che assorbono il 23% dei nuovi contagi, avrebbero rappresentato un margine di rischio. Oltre a prendere il virus lo portano a casa. Speriamo di avere al più presto il vaccino per questa fascia d'età che è stato appena sdoganato dalla FdA americana e non ancora dall'agenzia europea Ema. Ma è un andamento neppure lontanamente paragonabile a quello del Regno Unito".

Quest'anno, ha continuato, "avremo un Natale libero. I casi continueranno a crescere ancora un po'. Grazie alla carta verde non subiremo restrizioni". I non ancora vaccinati contano molto sull'abolizione del passaporto verde, ma non hanno alcuna, "è prematuro parlare di un alleggerimento o addirittura dell'abolizione del green pass. Per almeno tre ragioni. L'abbiamo appena rimarcato. I casi sono in aumento. L'indice di trasmissibilità basato sui casi sintomatici è in aumento e quello basato sui ricoveri ospedalieri ha superato la soglia epidemica".

La seconda è che "gli over 50 completamente scoperti, senza neppure una dose sono 2 milioni 731 mila circa e non sono ottimista sul fatto di poterli recuperare, nonostante le campagne di sensibilizzazione. L'unica risorsa sono i medici di famiglia e la persuasione porta a porta". La terza ragione è che "la somministrazione delle terze dose è appena cominciata. I richiami cosiddetti booster, a operatori sanitari e over 60 perintenderci, sono 1 milione e 305 mila circa. Quelle addizionali, a immunodepressi e fragili, 262 mila".

Gli immigrati dotati di green pass, "il mese scorso erano 45.326 i passaporti verdi scaricati da persone in possesso della tessera per stranieri temporaneamente soggiornanti, rilasciata a chi non ha il permesso di soggiorno. Sono raddoppiate da metà settembre e ci aspettiamo per questo mese un nuovo aumento". I senza permesso di soggiorno sono 500 mila, la maggior parte privi di un documento di identità e sono 80mila i richiedenti asilo in attesa di una risposta. Per mettere in sicurezza questa moltitudine di persone "contiamo molto sulla collaborazione delle associazioni".

Sulla seconda dose per i circa un milione 600 mila italiani che hanno ricevuto il vaccino monodose Johnson & Johnson "la decisione è imminente.

Mi risulta che gli organismi tecnici siano orientati a prevedere un richiamo con un vaccino a mRNA, molto probabilmente almeno dopo due mesi dall'unica iniezione. Siamo nei tempi visto che queste persone si sono immunizzate tra aprile e maggio".

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November 01, 2021 04:16 ET (08:16 GMT)