MILANO (MF-DJ)--Il meccanismo integrato europeo per la risposta alle crisi (Ipcr), che si è riunito ieri a Bruxelles, ha "fortemente incoraggiato" gli Stati membri dell'Ue a introdurre controlli per i viaggiatori in arrivo dalla Cina e, in particolare, a richiedere un test negativo per il Covid-19 da effettuare non più di 48 ore prima della partenza per l'Europa.

Le decisioni sui controlli alle frontiere sono una prerogativa delle autorità nazionali, anche se Bruxelles ha spinto affinché tutti i Paesi concordassero una serie uniforme di misure per far fronte alla situazione. I funzionari cinesi hanno criticato nei giorni scorsi i governi stranieri che impongono controlli sui viaggiatori e hanno minacciato ritorsioni contro gli Stati che introdurranno restrizioni. La stessa Pechino continua a richiedere a tutti coloro che arrivano in Cina di sottoporsi a un test per il Covid entro due giorni dalla partenza.

La mossa dell'Ue arriva mentre la Cina si prepara a revocare, questo fine settimana, la maggior parte delle restrizioni rimaste su quarantena e test per i viaggiatori in entrata nel Paese, cosa che ha provocato un aumento della domanda di biglietti aerei. La decisione cinese rappresenta una brusca inversione di tendenza da parte di Pechino sulla sua politica 'zero-Covid', durata tre anni.

Diversi Stati membri dell'Ue, tra cui Francia, Spagna e Italia, hanno annunciato controlli indipendenti sugli arrivi dalla Cina, ma altri, tra cui la Germania, sono stati cauti nel richiedere un test negativo prima della partenza dalla Cina. I funzionari tedeschi hanno suggerito che sarebbe più appropriato un approccio che permetta di monitorare le varianti in tutta l'Ue. La scorsa settimana gli Stati Uniti hanno deciso di richiedere un test negativo per il Covid-19 alle persone in arrivo da Cina, Hong Kong e Macao.

Oltre ai controlli prima del viaggio, l'Ipcr ha raccomandato che tutti i passeggeri sui voli da e per la Cina indossino la mascherina e ha incoraggiato gli Stati membri a effettuare test a campione sui passeggeri in arrivo dalla Cina e a esaminare le acque reflue degli aeroporti dove sono previsti voli in arrivo dalla Cina per verificare la presenza di nuove varianti. L'Ue rivaluterà la situazione e rivedrà le misure entro metà gennaio tenendo conto del dati condivisi dalla Cina, ha detto il Consiglio.

I funzionari dell'Oms, intanto, hanno affermato che la Cina potrebbe non aver comunicato il numero reale di morti per Covid-19 nel Paese. Ci sono state preoccupazioni per la mancanza di dati da Pechino sulla situazione Covid nelle ultime due settimane.

cos


(END) Dow Jones Newswires

January 05, 2023 04:12 ET (09:12 GMT)