MILANO (MF-DJ)--La Cina ha già proposto una distribuzione prioritaria del vaccino in Russia, Brasile e Filippine che avrà un costo per dose compreso tra i 30 e i 60 dollari.

È quanto emerge dal commento di Lorenzo Riccardi, economista del Belt Road Institute presso la Shanghai University, relativo allo sviluppo del vaccino anti-Covid19 da parte di alcuni importanti gruppi farmaceutici cinesi e i relativi effetti economici a livello mondiale.

Il ministro degli Esteri Wang Yi, si legge in una nota, ha dichiarato che i Paesi latinoamericani e caraibici riceveranno prestiti dalla Cina fino ad un miliardo di dollari per acquistare le dosi necessarie, mentre Pakistan ed Indonesia che stanno ospitando i testi clinici hanno concordato condizioni economiche speciali. Non a caso, Xi Jinping ha parlato, riferendosi al vaccino, di un bene pubblico globale.

Le case farmaceutiche cinesi si contendono una porzione del mercato dell'immunizzazione da Coronavirus che secondo gli analisti potrebbe ammontare a 40 miliardi di dollari di vendite solo nel primo anno.

I gruppi che lavorano al progetto in Cina sono Sinopharm, Sinovac Biotech e CanSino Biologics.

Il vaccino prodotto della Sinopharm, che al momento sembra essere il più promettente tanto che ne è stato chiesto l'utilizzo esteso su larga scala alla popolazione, è stato già somministrato da luglio a centinaia di migliaia di persone esposte ad alto rischio. La Sinopharm (Sinopharm Group Co., Ltd.) è la principale entità del gruppo statale China National Pharmaceutical Group Co., Ltd., nonché uno dei maggiori produttori e distributori di prodotti farmaceutici e medicali in Cina. Quotato a Hong Kong, il gruppo impiega oltre 98 mila dipendenti e ha conseguito un fatturato nel 2019 pari a circa 70 miliardi di dollari, mentre nei primi sei mesi del 2020 il fatturato raggiunto è stato di 30 miliardi di dollari. Sinopharm ha dichiarato di avere una capacità di produrre più di 1 miliardo di dosi di vaccino nel 2021.

Sinovac Biotech Ltd. e CanSino Biologics Inc., che hanno sviluppato rispettivamente il vaccino Coronavac e Convidicea con buoni risultati, sono due importanti gruppi farmaceutici cinesi: il primo quotato in precedenza sul Nasdaq e il secondo quotato a Hong Kong. Sinovac ha base a Pechino, impiega circa 900 dipendenti e ha chiuso il 2019 con un fatturato consolidato di 250 milioni di dollari, mentre nei primi sei mesi del 2020 i ricavi sono stati circa 67 milioni di dollari. Cansino Biologics è basata a Tianjin e la sua attività è concentrata principalmente nello sviluppo, produzione e commercializzazione di vaccini nel territorio cinese. Il gruppo, che impiega circa 500 dipendenti, è ancora in una fase di start-up con una forte esposizione nelle attività di ricerca e sviluppo.

Anche nelle relazioni commerciali Italia-Cina il settore è fortemente strategico. L'export di prodotti farmaceutici dall'Italia verso i mercati esteri vale 29.5 miliardi di euro nel 2019 e 16.2 miliardi EUR nel primo semestre 2020, per circa 8.1% del totale del volume delle esportazioni italiane. Il medesimo flusso verso la Cina nel 2019 è aumentato del 20%, segnando la migliore variazione tra tutti i settori dell'interscambio, con oltre un miliardo di euro di farmaci.

La ricerca sul vaccino e il contrasto all'emergenza sanitaria sono destinati ad aumentare il valore negli investimenti e nel commercio sanitario tra la Cina e il mondo. Con Belt Road Pechino ha costruito relazioni economiche con l'Africa, il Sud-est asiatico e l'America latina; su queste rotte viaggeranno i vaccini e i nuovi rapporti della diplomazia globale.

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0219:06 dic 2020

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December 02, 2020 13:07 ET (18:07 GMT)