ROMA (MF-DJ)--«La diffusione della variante indiana aumenta la nostra necessità di potenziare e migliorare il sequenziamento. Non possiamo farci trovare impreparati».

Lo afferma in un'intervista al Messaggero il Sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, tra i principali promotori del piano di sequenziamento del virus Sars-CoV-2 che però, nonostante gli annunci già dello scorso gennaio, è tutt'altro che decollato. «È vero che la rete di laboratori non è ancora partita. Siamo lontani dagli obiettivi stabiliti dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), secondo il quale ogni paese deve riuscire a sequenziare almeno il 5% dei casi rilevati ogni giorno con i test diagnostici. Siamo decisamente sotto soglia, tra lo 0,7 e l'1,45%. Nonostante le mie numerose sollecitazioni, siamo in grande ritardo e ora stiamo pagando questa estrema lentezza».

«Sono stati indicati 10,8 milioni di euro per la sorveglianza virologica e il monitoraggio immunologico e 9 milioni per ricerca e formazione. Grazie alla Struttura Commissariale e alla sensibilità e attenzione del generale Figliuolo, che contrastano con la lentezza dei processi ministeriali, sono stati individuati 10 milioni di euro. Ma ne servono di più e in tempi rapidi. Ora mi sto battendo affinché vengano individuate maggiori risorse a questo scopo. Oggi rintracciare le varianti è prioritario quanto andare avanti con le vaccinazioni».

Sulla diffusione della variante delta "più che preoccupati siamo vigili. Guardiamo con attenzione cosa succede vicino a noi, come nel Regno Unito dove la variante delta è diventata velocemente quella prevalente. La buona notizia è che i casi di Covid-19 da variante delta sono davvero molto pochi tra le persone che hanno completato il ciclo vaccinale», continua.

«Dal Regno Unito iniziano ad arrivare dati molto interessanti. Sappiamo che chi si contagia con la variante delta sono prevalentemente coloro che non sono vaccinati o che hanno fatto solo una dose di vaccino. Poi c'è una parte residuale, molto piccola per fortuna, che ha fatto entrambe le dosi. Questo significa che la variante delta può essere combattuta con il vaccino perché non è in grado di eluderli. Per questo occorre dare una nuova accelerata alle vaccinazioni, specialmente con le seconde dosi. E' prioritario che i cittadini italiani completino il ciclo vaccinale», esorta.

L'ultima decisione sul vaccino AstraZeneca ha generato un'enorme confusione, specialmente in alcune Regioni. Ma "abbiamo un numero di dosi di Pfizer e Moderna tale da riuscire a coprire tutta la popolazione e, a questo punto, la cosa più giusta da fare è puntare su questo», conclude.

pev

(END) Dow Jones Newswires

June 16, 2021 03:07 ET (07:07 GMT)